Si chiama “Programma di mandato” ed è il documento dei progetti che ogni Amministrazione comunale appena insediata deve presentare al Consiglio per l’approvazione. Alcuni trascrivono in gran parte il programma elettorale. Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, non ha potuto farlo perché subito dopo il suo insediamento c’è stata la dichiarazione di dissesto del Comune di Alessandria.

Il documento, quindi è stato realizzato ex novo, ed è piuttosto corposo: ben 19 pagine che è praticamente impossibile riassumere in un articolo soltanto.

Quindi abbiamo cercato di cogliere gli aspetti più importanti, i progetti che, aldilà del dissesto, potranno caratterizzare l’operato del nuovo sindaco e questi 5 anni di Amministrazione.

Per stessa ammissione del primo cittadino, sarà praticamente impossibile programmare grandi eventi in quanto mancano i fondi.

“Uno dei progetti più importanti di questa mia amministrazione – ha detto Rita Rossa – sarà sicuramente il progetto di recupero di Borgo Rovereto, un progetto avviato dal mio predecessore che noi dovremo perfezionare ed attuare. Un progetto legato indissolubilmente alla realizzazione del ponte Meier senza la quale non potremo ricevere i finanziamenti. I due progetti sono indissolubilmente legati tra di loro, quindi è ora di smetterla di continuare a chiedere di non realizzare il ponte.”

Il recupero urbano di piazza Gobetti e di Borgo Rovereto fa parte integrante delle linee di mandato predisposte da Rita Rossa ed è inserito negli obiettivi strategici delle politiche infrastrutturali, il quarto ed ultimo punto del Programma di mandato, forse il più importante di tutti perché affronta proprio il tema delle infrastrutture.

“Il territorio alessandrino è già fortemente infrastrutturato – dichiara Rita Rossa – tuttavia sono evidenti i ritardi con i quali sono stati affrontati i nodi delle infrastrutture a sostegno dell’innovazione. L’estensione delle reti di fibra, le infrastrutture per la logistica, i centri di ricerca, sono tutte opportunità che vanno ricollocate nelle priorità d’intervento per accrescere la competitività dell’offerta d’insediamento territoriale o di servizio per le imprese già localizzate”.

 

RILANCIO DEL CENTRO MA ANCHE DELLA LOGISTICA

“E’ necessaria – aggiunge Rita Rossa nel programma di mandato – una rivisitazione delle problematiche connesse con la logistica e i flussi delle merci anche attraverso l’attivazione di servizi all’imprese, i rilancio dello scalo ferroviario e la ripresa del progetto di logistica di città. Vogliamo avviare il rilancio e valorizzazione del centro storico: azioni strategiche che individuino o ripensino spazi comuni, spazi per attività di svago e culturali, nuove riqualificazioni dei tessuti edilizi degradanti e insalubri. Intendiamo avviare un riduzione delle politiche di espansione urbanistica a favore di un investimento programmatico sulla valorizzazione dell’esistente attraverso la valorizzazione delle specificità di sobborghi e quartieri periferici, fra cui il riesame delle espansioni relative alle aree collinari con particolare attenzione alla salvaguardia paesaggistica e ai fenomeni d’instabilità idrogeologica.”

Tra gli obiettivi spiccano ovviamente il riutilizzo delle ex aree demaniali disponibili: la Cittadella che diventerà sempre più centro di manifestazioni e luogo di ritrovo degli alessandrini e l’ex caserma Valfrè destinata ad ospitare il nuovo maxi tribunale.

Tra i progetti spicca la realizzazione del parco Gandhi, grande parco urbano nel quartiere Orti, la cura delle aree pubbliche e recupero aree incolte e la restituzione ai cittadini della fruibilità delle sponde fluviali.

“La missione – aggiunge Rita Rossa – è riuscire a rifondare una città in cui anche i giovani e le donne riescano a costruire una prospettiva professionale e vengano sostenuti se desiderano creare una loro impresa. Una città in cui le aziende esistenti riescano ad operare e a crescere offrendo lavoro stabile, di qualità e compatibile con l’ambiente. Una città in cui il sistema pubblico sia motore dello sviluppo e non fattore di crisi.”

Per fare tutto questo il sindaco e il suo entourage hanno ideato un percorso specifico.

“E’ l’idea di un Sistema urbano per lo sviluppo – conclude Rita Rossa – che chiarisce i termini della questione: il sistema territoriale alessandrino potrà vincere la sfida della concorrenza solo in quanto si saprà dimostrare in grado di mobilitare tutte le risorse disponibili su obiettivi condivisi di crescita equilibrata del sistema produttivo manifatturiero, di servizio e del comparto agroalimentare.  La qualità ambientale rappresenta un paradigma progettuale della nuova Alessandria, anche per le azioni di sviluppo. L’uso del territorio e delle risorse naturali dovrà conseguentemente orientarsi al più elevato risparmio, favorendo politiche di recupero e qualificazione delle aree urbanizzate rispetto, invece, alla scelta di continuare a sollecitare politiche espansive.”

 26 settembre 2012