“Quali potrebbero essere le conseguenze per salute delle persone che per oltre due settimane sono state esposte al materiale depositato nei pressi della stazione ferroviaria di Spinetta Marengo, che dalle analisi dell’Arpa è risultato contenere amianto? E più in generale, la presenza di materiale asbestiforme, largamente diffuso nel pietrisco utilizzato per realizzare le massicciate ferroviarie sull’intero territorio nazionale, può arrecare danni alla salute umana?”. Queste le domande che sono state rivolte al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in un’interrogazione a risposta in Commissione presentata Mario Lovelli. L’atto di sindacato ispettivo fa seguito alle preoccupazioni degli abitanti di Spinetta Marengo per i risultati degli esami effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Alessandria, che ha accertato la presenza di amianto del tipo ‘crisotilo’ in un ammassamento di pietrisco situato da giorni nel centro abitato di Spinetta, nei pressi della stazione ferroviaria, e lì stoccato al termine dei lavori di rimozione e rifacimento dalla massicciata della linea ferroviaria Alessandria-Piacenza. Nell’atto di sindacato ispettivo il deputato alessandrino ha anche sollecitato i Ministeri competenti a valutare la possibilità di avviare un processo su scala nazionale volto alla messa in sicurezza ed alla bonifica dall’amianto dell’intera rete ferroviaria italiana.

20 settembre 2012