I Conti del Comune non sono giusti: mancherebbero all’appello quasi 4 milioni di euro, forse anche di più, e c’è preoccupazione per quello che potrebbe accadere, anche in vista della scadenza del 30 settembre prossimo, data entro la quale il Comune deve approvare gli equilibri di Bilancio.

Timori giustificati, anche alla luce di ciò che è successo nella vicina Alessandria, prima città capoluogo di provincia  nella storia d’Italia, in dissesto finanziario. Una situazione a cui nessun tortoense vorrebbe mai arrivare. Appare legittima, quindi,  la preoccupazione di essere certi che Tortona abbia i conti in regola, perché anche ad Alessandria, secondo dichiarazioni dell’ex sindaco Piercarlo Fabbio e del suo entourage sembrava tutto sotto controllo e sappiamo invece com’è finita, cioé con dipendenti pubblici che ogni mese non sanno se riceveranno o meno lo stipendio!

Paolo Ronchetti

A lanciare l’allarme è il consigliere comunale dell’Italia dei Valori, Paolo Ronchetti, che ha presentato una richiesta di accesso agli atti per conoscere l’esatto importo derivante dalla prima tranche di incasso dell’IMU ed è emerso che nelle casse comunali sono arrivati finora circa 3 milioni 500 mila euro. Si tratta di poco più di un quarto (26,7%) rispetto ai 12 milioni 980 mila euro di introiti IMU messi a Bilancio dal Comune di Tortona per l’anno in corso.

“La cifra incassata è estremamente bassa rispetto a quanto il Comune ha previsto – dice Ronchetti – secondo i nostri calcoli, inoltre la previsione finale non è conforme a quella che troviamo nei documenti ufficiali del Ministero. Mancherebbero alcuni milioni di euro, forse 4, che difficilmente crediamo possano essere incassati tutti dal Comune con i prossimi versamenti dell’IMU. Siamo preoccupati per il futuro della città e del Comune anche perché a Bilancio sono stati messi 5 milioni 400 mila euro per la vendita delle azioni dell’Asmt e anche ammesso che il Comune riuscirà a vederle col prossimo bando ribassato del 20%, perderà già un milione di euro rispetto a quanto previsto in sede contabile. Inoltre sono stati messi a Bilancio vendite di immobili comunali per 2 milioni 600 mila euro e non è stato ancora venduto niente.”

All’inizio dell’anno il passivo del Comune superava i 10 milioni di euro; un passivo che rischia di aumentare a dismisura se non verranno concretizzate le alienazioni, una delle quali (la vendita dell’Asmt) servirà a malapena a coprire i debiti che il Comune deve alla stessa Asmt che ammontano a circa 4 milioni di euro.

L’azienda, quindi rischia di essere venduta per un tozzo di pane, ma ancor più grave, a questo punto sarebbe non venderla: significa che il Comune avrebbe ulteriori 4 milioni di euro da sborsare. E dove li trova?

Angelo Bottiroli



 31 agosto 2012