Chiudono i tribunali di Tortona, Casale Monferrato ed Acqui Terme? Nel ruolo che hanno adesso sicuramente sì, ma potrebbero restare in maniera diversa.  Malgrado il via libera del Governo all’accorpamento con il Tribunale di Alessandria, infatti, rimane intatta la possibilità che il Tribunale di Tortona, insieme a quello di Casale Monferrato ed Acqui Terme, vengano trasformate in sedi distaccate del Tribunale di Alessandria, in quanto il capoluogo provinciale non ha spazio per ospitare fisicamente le sedi e tutto il materiale e il personale dei tre Tribunuali.

Per ottemperare a questo, il Comune di Alessandria (a cui compete per legge questo intervento) dovrebbe trovare una sede unica (Caserma Valfrè?) e provvedere ad attrezzarla con un investimento che, essendo il Comune di Alessandria in dissesto finanziario, non può effettuare. Di qui l’impossibilità materiale a provvedere in merito.

Accorpamento dei tre tribunale con quello di  Alessandria, inoltre,  non significa necessariamente chiusura delle sedi.

Ci sono precedenti, proprio nella nostra provincia,  che invitano guardare positivamente alla soluzione delle Sedi Distaccate: è accaduta la stessa cosa quando vennero istituite le direzioni delle entrate e gli uffici periferici vennero trasformati in sedi distaccate e la stessa cosa è accaduta ai Monopoli di Stato quando l’istituzione degli uffici regionali e l’accorpamento degli uffici periferici in realtà rimase solo sulla carta e l’ufficio di Alessandria, ad esempio, continuò a funzionare (e funziona) regolarmente.

“Quello che interessa al governo – aveva detto a suo tempo Enrico Zani presidente dell’ordine degli avvocati di Tortona al termine di un incontro a Roma con la Commissione Giustizia – è la razionalizzazione del personale, cosa che può avvenire anche con le sezioni distaccate.”

Cosa succerebbe in questo caso? I tribunali perderebbero solo la Procura della Repubblica (questa sì che verrebbe accorpata fisicamente ad Alessandria) ma la struttura, almeno per quanto riguarda il personale, rimarrebbe in loco e in loco verrebbero celebrati i processi.

I giudici ovviamente verrebbero gestiti da Alessandria, così come tutto il personale, ma le strutture rimarrebbero.

Si tratta di un’ipotesi che, vista la grave situazione in cui si trova il Tribunale di Alessandria, soprattutto in termini di spazio, sarebbe tutt’altro che peregrina. Inoltre sarebbe attuabile senza andare ad aumentare le spese per individuare una nuova sede per il Tribunale provinciale.

Spetterà ai politici, adesso,  in sede di predisposizione della legge, adesso, fare in modo che questa ipotesi, peraltro avanzata dalla stessa Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, sia possibile.

Nulla di fare, invece per la sede distaccata di Novi, quella verrà davvero soppressa.

11 agosto 2012