Ennesimo grave incidente sul cavalcavia del Cristo; un’altra volta grande eco sui media, poi silenzio, in attesa del prossimo spettacolo, sperando non sia una tragedia.

Eppure il tema è sempre lo stesso: sul cavalcavia del Cristo la stragrande maggioranza degli automobilisti non rispetta i limiti di velocità – seppur blandi – e molti sono addirittura infastiditi dai pochi che ci provano. Chi rischia maggiormente di farne le spese, nella totale latitanza delle istituzioni di controllo, più e più volte inutilmente invocate, sono gli utenti deboli della strada, primi fra tutti i ciclisti, costretti a una situazione inaccettabile.

Non si capisce perché, in una situazione così critica, venga data possibilità alle automobili di poter entrare in città su due corsie, cosicché si sorpassano a destra e a sinistra scorrazzando a tutta velocità, ricacciando i ciclisti sul marciapiedi, e creando una situazione generale di grande pericolo. Se riescono ad uscire su una sola corsia, perché non possono farlo anche in entrata? Si eviterebbero gare di velocità, si creerebbe uno spazio per le biciclette nel rispetto dei pedoni e si risolverebbe in buona parte il problema della sicurezza.

Qualcuno obietterà sicuramente che si creerebbero lunghe file: peccato! ma se non si vuol fare la fila, la soluzione è molto semplice: lasciare a casa l’automobile. Sarebbe quindi una buona occasione per incentivare a muoversi in modo più intelligente. E poi, del resto, se c’è poco spazio, o si allarga il cavalcavia o, se non ci sono i soldi, ci si stringe un po’. Un po’ per uno, non fa male a nessuno.

Gliamicidellebici, FIAB Alessandria



 16 agosto 2012