All’indomani del decreto legislativo che ridisegna l’apparato giudiziario nazionale con il taglio di 31 tribunali cosiddetti “minori”, il Sindaco di Casale Monferrato, sede di un tribunale vittima del colpo di forbice, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Concordo pienamente con quanti hanno definito questa come un’ operazione di miopia istituzionale. Infatti, a fronte degli 80 milioni che si prevedono di risparmiare dalla soppressione, è facile ipotizzare che la cifra necessaria per il rafforzamento delle sedi destinate ad accorpare l’organico proveniente dai tribunali “tagliati” supererà quella risparmiata.

Entrando nel merito della situazione che si verrà a creare nella nostra Provincia, è ormai appurato che il Tribunale di Alessandria non è in logisticamente -ma credo anche operativamente – in grado di accogliere quelli soppressi di Casale, Acqui e Tortona. Ebbene una prima ipotesi da formulare è quella di mantenere questi ultimi come sedi distaccate e permanenti di quello principale. Poi ancora, dove sta scritto che questo debba risiedere nel capoluogo di Provincia? In una economia di scala e in una logica di equidistanza dai comuni che riguardano il territorio interessato, potrebbero emergere soluzioni alternative.

E questo con buona pace del Sindaco di Alessandria, che prima di suggerire al Ministero della Giustizia di vendere i palazzi che ospitano i tribunali delle altre città onde girare al Comune di Alessandria il ricavato per la realizzazione delle sede unica in quella città, dovrebbe prima di tutto informarsi sull’effettiva proprietà degli immobili sedi di tribunali nella Provincia!”.

Demezzi ha poi così proseguito:

“Mi spiace inoltre che il grande lavoro svolto dall’Ordine degli Avvocati di Casale congiuntamente alle amministrazioni comunali che incidono sul Tribunale di Casale Monferrato, con una serie di proposte circostanziate e logiche, abbia trovato delle orecchie da mercante. L’idea, ad esempio, di rivitalizzare il Tribunale di Casale, concentrando in esso tutte le cause civilistiche relative ai risarcimenti correlati al processo Eternit, non mi sembra poi essere totalmente assurda ed incoerente rispetto alle scelte governative di salvare quei tribunali interessati dalla criminalità organizzata. In ogni caso noi continueremo la nostra battaglia al fianco dell’Ordine forense finché sarà possibile influire sulle scelte governative”.

Concludendo il Sindaco Demezzi ha dichiarato: “Voglio ancora riprendere l’ipotetico risparmio di 80 milioni per aggiungere: siamo poi sicuri che questo importo sia tale da incidere in maniera fondamentale sulla spending review destinata a dare una svolta determinante alla nostra economia?”.

 13 agosto 2012