L’Università infermieristica, a quanto pare, chiude per “colpa” in gran parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che non ha tenuto fede agli impegni presi nel Protocollo d’intesa che aveva siglato insieme a Comune di Tortona e Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”.

La Fondazione, infatti, si era impegnata a pagare di tasca propria le spese sostenute dall’Università per la formazione e l’assunzione di 4 ricercatori che avrebbero dovuto lavorare presso l’Università stessa. I ricercatori sono stati assunti dall’Università, ma la Fondazione, secondo quanto emerso, non ha scucito neppure un centesimo e la stessa cosa ha fatto il Comune di Tortona.

Per questo motivo l’Università ha avviato una causa legale per entrare in possesso di quanto era stato pattuito.

Perché la Fondazione non ha tenuto fede agli impegni presi?

Il motivo è presto detto: nel Protocollo d’intesa siglato fra i tre enti (Fondazione, Comune e Università) era specificato che la Facoltà di infermieristica avrebbe dovuto essere “autonoma”. Invece, gli studenti, dopo aver seguito le lezioni a Tortona ed aver effettuato tirocini, non solo all’ospedale di Tortona ma in tutta la provincia di Alessandria, per dare esami e la tesi devono recarsi a Novara.

Questo, secondo la Fondazione, comprometterebbe l’autonomia dell’Università tortonese che non può dirsi autonoma, ma dipende dalla sede centrale.

Per autonomia, invece, l’università intende evidentemente qualcosa di diverso, come ad esempio il funzionamento autonomo della sede di Tortona con aule e docenti propri, personale dell’Asl della provincia di Alessandria che segue i corsi e prepara i tirocini sul territorio. Un’ipotesi sostenuta anche dal fatto che pure alla facoltà infermieristica di Alessandria (che dipende sempre dalla sede centrale) e nelle altre sedi, si recano tutti a Novara per dare esami e sostenere la tesi.

Di qui la causa legale intentata dall’Università nei confronti di chi doveva pagare e non ha pagato.

Di qui la decisione dell’Università di chiudere – di fatto – la sede infermieristica di Tortona sospendendo le nuove iscrizioni.

 

E’ GIUSTO O SBAGLIATO L’OPERATO DELLA FONDAZIONE?

A prescindere da come finirà la vicenda giudiziaria e da chi avrà ragione o meno, tutta la questione apre alcuni interrogativi.

Il primo riguarda la superficialità, o se vogliamo la scarsa chiarezza, di chi ha firmato il Protocollo d’intesa: perché non si è specificato chiaramente ogni dettaglio? Perché non si è detto in maniera chiara cosa volevano i vari soggetti che lo hanno siglato e cosa intendevano per autonomia?

Il secondo riguarda il ruolo della Fondazione: a prescindere o meno che la facoltà infermieristica sia autonoma, perché la Fondazione non ha versato ugualmente il denaro?

E’ o non é importante avere un’università a Tortona?

Se é importante i soldi potevano essere versati ugualmente; se non é importante, perché si é firmato un Protocollo d’intesa?

Sono almeno 20 anni che in città si parla dell’importanza di avere una facoltà universitaria (anche se considerata minore) perché questo potrebbe essere il presupposto per avere altre specialità. La facoltà infermieristica potrebbe essere una “testa di ponte” per un futuro di ben altro spessore.

E adesso che finalmente abbiamo l’università, la lasciamo morire così? Per un cavillo legale?

Lo statuto della Fondazione prevede che vengano erogati finanziamenti a progetti ed interventi per il bene della città e del territorio tortonese; e allora ci chiediamo:  non è fare il bene di Tortona avere una facoltà universitaria?

Perché la Fondazione si lascia scappare questa occasione importante per valorizzare e far crescere la città?

Solo per una diversa interpretazione di “autonomia?”

Appare quanto meno curioso che per un cavillo legale si rinunci, di fatto, ad avere un’importante struttura che può solo fare il bene dei giovani tortonesi.

Ma è davvero così?

Oppure esistono altri motivi di cui non siamo a conoscenza e non lo sono neppure i tortonesi?

E anche se così fosse, e cioè un’autonomia completamente diversa da quella che intenderebbe la Fondazione, perché rinunciare a versare il denaro?

Non si potrebbe cambiare Protocollo d’intesa oppure far finta di niente e versare ugualmente i soldi per tenere in vita l’Università?

Lo chiediamo alla Fondazione, così prodiga nell’elargire denaro a tanti enti ed associazioni finanziando anche alcuni progetti che c’entrano poco o nulla con la città di Tortona e poi improvvisamente ritrosa nel finanziare una struttura come l’Università che, invece, costituisce un eccellenza, non solo per Tortona ma anche per l’ospedale.

Perché tutto questo?

E’ fare il bene della città e dei Tortonesi rinunciare all’Università?

Angelo Bottiroli


1° maggio 2012