– Primavera tempo di allergie. E come ormai da lunga tradizione anche questa primavera al San Giacomo di Novi si torna a discutere di allergie tra specialisti del settore e medici di famiglia. Si intitola infatti “L’allergologia nella pratica clinica: percorsi diagnostici e terapeutici” il corso di aggiornamento che la Struttura Dipartimentale di Allergologia dell’ASL diretta da Luigi Cremonte organizza per sabato 19 maggio 2012 a partire dalle 8.30 presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Novi Ligure. L’incontro di quest’anno propone ai medici percorsi specifici per identificare, diagnosticare e curare le malattie allergiche, con particolare riferimento ad alcune dermatiti come l’orticaria, l’eczema atopico e la dermatite allergica da contatto. Per quanto riguarda l’orticaria si porrà innanzitutto l’attenzione su come spesso siano evitabili inutili e costose prescrizioni di esami diagnostici, poiché la causa della forma cronica è spesso difficile da individuare e, sebbene sia attualmente sconosciuta, la si ritiene legata al sistema immunitario del paziente. Particolare accento sarà posto poi all’edema delle mucose (angioedema), che spesso si associa all’orticaria e che può interessare le prime vie respiratorie. Nel corso della mattinata saranno inoltre prese in esame le problematiche cliniche legate all’eczema allergico da contatto. Oltre la frequenza di alcuni allergeni in grado di sensibilizzare la popolazione in generale, come nel caso del nichel nelle donne, i relatori sottolineeranno come la dermatite allergica da contatto rappresenti una delle più frequenti cause di malattia professionale e di conseguenza quanto sia importante l’esatta identificazione delle cause scatenanti per mettere in atto efficaci interventi di prevenzione. Discutendo della dermatite atopica gli specialisti porranno l’accento sulla sua elevata frequenza nei bambini, spesso con un alto grado di compromissione della qualità della vita e con la possibilità che anche in caso di regressione spontanea essa possa rappresentare la prima tappa della cosiddetta “marcia allergica”. Nel 50% dei casi infatti la dermatite atopica si associa a malattie allergiche respiratorie (rinite e asma allergiche), spesso precedendo anche di anni la loro insorgenza. Ne deriva che la dermatite atopica è da considerare un campanello di allarme, che deve indurre una strategia di prevenzione per evitare o almeno limitare l’evoluzione naturale dello stato allergico. La giornata di studio si concluderà intorno alle 17 con la discussione di alcuni casi clinici portati dagli specialisti all’esame dei colleghi partecipanti al corso.

17 maggio 2012