Una delle cause principali del pesante bilancio “in rosso” del Comune (circa 10 milioni di euro) è da imputare ai mancati controlli da parte del Comune sui soldi che evadono i tortonesi che non pagano le tasse (l’ICI soprattutto) come dovrebbero.

Lo dicono i revisori dei Conti nella relazione sul rendiconto 2011, dove illustrano irregolarità non sanate e muovono una serie di rilievi, pur esprimendo parere favorevole. «La struttura organizzativa del Comune dedita al servizio economico-finanziario e tributi – dicono i revisori – ha potuto contare su risorse umane stabili solo da maggio 2011 e questa situazione è stata determinante nell’accertamento finalizzato al recupero dell’evasione tributaria da troppi anni ormai disattesa, compromettendo i precari equilibri di parte corrente caratterizzati da una rigidità strutturale della spesa». A fine anno il servizio di accertamento e riscossione dei tributi è stato affidato ad una società esterna, l’Aipa di Milano, e secondo i revisori ciò «consentirà di ripristinare un’attività di accertamento destinata al recupero di imposte, tasse e canoni che rappresentano la più proficua ed importante fonte di finanziamento degli Enti locali, insieme ad una puntuale gestione dei flussi di cassa».

Su una previsione di introiti sui controlli all’evasione fissata nel 2011 a 2 milioni 882 mila euro, ad esempio, al 31 dicembre la somma accertata è stata di 647.213 euro, cioè solo il 22% di quanto era stato previsto.

I revisori suggeriscono un controllo periodico con la costituzione di una banca dati delle unità immobiliari che consentirebbe una corretta e puntuale applicazione di tributi e tasse comunali.

10 aprile 2012