Che cosa pensare di un sindaco che prima porta in discussione in Commissione urbanistica un Piano delle alienazioni, lo fa votare, lo fa approvare, acconsente che il Piano venga pubblicato all’Albo Pretorio superando di fatto il ricorso al TAR che blocca la vendita degli immobili, fa iscrivere il Piano all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, sembra riallacciare i rapporti col leader dell’opposizione Paolo Ronchetti e poi (guarda caso), quando Ronchetti si dice soddisfatto perché Berutti (finalmente) ha accolto un suo suggerimento, sembra cambiare repentinamente idea?

Cosa pensare di un sindaco che il giorno dopo che Ronchetti si dichiara soddisfatto per la piccola vittoria ottenuta dopo quasi tre anni di insuccessi, dirama un comunicato stampa in cui smentisce Ronchetti accusandolo di strumentalizzare i fatti, rompendo nuovamente i rapporti con l’IDV,  invece che cogliere l’occasione per “fare pace” con l’opposizione e lavorare tutti insieme per il bene della città?

Cosa pensare di un sindaco che oggi, mercoledì, ha deciso di ritirare il Piano delle alienazioni già inserito nell’ordine del giorno del Consiglio del 27 aprile e già discusso nella commissione Lavori pubblici giovedì scorso, alla presenza del sindaco medesimo?

Già, perché la novità dell’ultima ora è che – a quanto pare – il Piano non è pronto: la Giunta non lo ha ancora deliberato.

Ma se così fosse, allora ,perché portarlo in Commissione e parlare di ripubblicazione degli immobili oggetto di ricorso?

Ma come? Un argomento già iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 27 aprile, votato all’unanimità da tutti i capigruppo che – guarda caso – la Giunta si è “dimenticata” di votare?

Perché questo dietro front improvviso? E’ solo un caso che arrivi dopo che Ronchetti ha fatto semplicemente rilevare che la pubblicazione del Piano all’Albo gli dava ragione?

E allora? Anche se fosse?

Cos’è più grave? Dare ragione a Ronchetti ed ammettere di essere “umani” e che tutti possiamo sbagliare o intestardirsi in una strada che rischia di far spendere molti soldi al Comune di Tortona per una causa legale (il ricorso al Tar contro l’ex mercato e palazzo Leardi per la mancata pubblicazione all’albo del cambio di destinazione) che forse potrebbe essere evitata?

Ma come? Non si trovano 250 euro per montare il palco per la tombola di Santa Croce o per la festa del 25 aprile e poi si gettano in questa causa legale centinaia di migliaia di euro che forse potrebbero essere risparmiati pubblicando semplicemente il Piano delle Alienazioni all’Albo?

Per quale motivo si fa tutto questo?

Cosa pensare? Percorso lineare e perfettamente a norma, atti dovuti, intoppi burocratici, errori clamorosi nell’aver portato in Commissione un Piano che invece doveva ancora essere rivisto e approvato o semplice ripicca?

La risposta, come sempre, ai nostri lettori.

Angelo Bottiroli


18 aprile 2012