La maggioranza perde i pezzi e l’atmosfera che si respira tra chi governa la città è pesantemente cupa. Ora, ufficialmente sono due i consiglieri che non appoggiano più il sindaco Massimo Berutti: al presidente del consiglio comunale si è aggiunto Gianpietro Porta, ma il malumore, all’interno del partito sembra molto più ampio

Questo quanto emerso dal consiglio comunale di ieri sera dove è stato approvato il bilancio consuntivo del 2011 con un disavanzo di quasi 10 milioni di euro.

Porta ha motivato l’astensione con il fatto che vuole dare un segnale di cambiamento all’amministrazione. «Non riesco a vincere la mia sofferenza interiore – ha detto – spero che questo segnale sia vissuto come stimolo, per me in primis, per salvare la situazione».

In effetti un disavanzo di quasi 10 milioni di euro rappresenta circa il 20% dell’intero bilancio comunale. Carabetta invece, ha dichiarato: «Pur apprezzando lo sforzo dell’amministrazione per migliorare al situazione dell’Ente, purtroppo queste cifre confermano che il trend amministrativo è peggiorato. Quindi, anche in coerenza con la mia posizione precedente, non posso ritenere soddisfacente l’attività svolta. Il mio voto non può essere positivo».

Il Bilancio alla fine è stato ugualmente approvato con 10 voti favorevoli, 7 contrari (Bailo, Bardone, Filella, Picchi, Ravazzi, Ronchetti, Silvestri), 2 astenuti (Carabetta, Porta). Erano assenti giustificati, come ha detto il presidente Carabetta, Luigino Bonetti – per motivi di salute – e Maria Cristina Ottone ma a tenere banco sono state le defezioni.

Gianluca Bardone del Partito Democratico ha definito l’astensione un atto di ipocrisia politica dicendo che Porta e Carabetta avrebbero dovuto votare contro per dare un vero segnale di cambiamento. Franco Filella sempre del Pd ha sottolineato come gli interventi di Porta e Carabetta denotino un disagio della maggioranza che dovrebbe indurre il sindaco a fare un’analisi. «Stasera si apre una nuova pagina politica – ha detto -: due consiglieri assenti e due che si astengono sul rendiconto è un fatto storico che non si è mai visto in questo consesso. Questa amministrazione lascia il vuoto dietro di sè, a chi governerà in futuro. Sarà molto difficile trovare le risorse per predisporre il bilancio di previsione. E’ una resa della maggioranza che non so dove trovi le forze per andare avanti».

 

SCRICCHIOLA ANCHE L’UNIONE CON LA LISTA CIVICA

Antonio Zanardi della lista civica “Con voi per Tortona” ha espresso serie perplessità ma alla fine ha fatto l’ennesimo atto di fede votando a favore, pur esortando la maggioranza a riunirsi in fretta per verificare se ci sono le possibilità per andare avanti. «Questo malessere pubblicamente manifestato – ha detto – dev’essere oggetto di discussione: se ci sono le condizioni si va avanti, se no si va a casa». Esortazione subito condivisa da Carabetta: «Finalmente si arriverebbe ad un confronto nella maggioranza, invece di andare avanti forzatamente».

 

LA LEGA PRONTA RINNEGARE BERUTTI?

Se il “disagio” all’interno del Pdl dovesse essere consistente e venire alla luce,la Lega Nord sarebbe pronta a firmare una mozione di sfiducia e mandare a casa il sindaco Berutti?

A quanto apre sì.

Questo è quello che ci hanno confidato alcuni esponenti del Carroccio che condividono sempre di meno la linea del Pdl e soprattutto quella del sindaco Massimo Berutti anche perché a livello centrale e anche locale (Alessandria) i partiti ormai sono divisi e l’unione di Tortona “stride” con quella che è la normale evoluzione ne panorama politico locale.

Naturalmente si tratta di dichiarazioni ufficiose dette in “Camera Caritatis” ma che evidenziano anche all’interno della lega un disagio non di poco conto.

Insomma, Berutti ha il destino segnato? Tutto dipendente dal Pdl.

28 aprile 2012