I pendolari acquesi sono sul peide di guerra e stremati per la gtravissima situazione che si sta verificando sulla linea per Genova

“La situazione meteo con le bassissime temperature sta diventando sempre piu’ critica per tutti – dioce Alfio Zorzan dell’associazione pendolari dell’acquese – mentre vengono tollerati (non so fino a quando) i ritardi che stiamo subendo, non e’ piu’ accettabile la mancanza di comunicazione

soprattutto nelle stazioni minori. Questa mattina il 6155 e’ stato soppresso (il materiale non ha retto al freddo artico di Acqui questa notte…!!!) e la gente ha dovuto attendere il 6157 a sua volta in ritardo grave. Quello che non si riesce a capire e’ che il 6153 e l’11399 sono partiti regalarmente da Acqui (anche questi due materiali hanno passato la notte ad Acqui) e altrettanto regolarmente sono arrivati a Genova, non si capisce come mail il 6150, e il corrispondente 6157, hanno accumulato cosi’ tanto ritardo non essendo i primi treni del giorno a transitare. La temperatura ad Acqui e nelle stazioni minori questa mattina era di -15 gradi, capisce l’importanza di una comunicazione il piu’ possibile corretta, e invece io, che essendo un utente del 6155 ero sul posto, ho potuto avvisare tante persone anche lungo la linea che a loro volta, con l’ormai classico tam tam telefonico, hanno avvisato piu’ persone che potevano, ma non e’ questo il canale migliore visto che non possiamo garantire una comunicazione capillare verso tutti.”

Secondo Zorzan anche i collegamenti tra Alessandria e Genova questa mattina sono stati molto difficoltosi e molti per forza di cose hanno dovuto ricorrere al mezzo privato,

“Non mi sembra il clima adatto avventurarsi sull’appennino in auto – copnlcude Zorzan – tanti mi chiedono di fare denuncie a Trenitalia, l’Assessore Vesco lo ha gia’ fatto con eco nazionale la settimana scorsa per simili disagi lungo la linea costiera da Genova a La Spezia, ora sarebbe da intraprendere un’azione simile anche per i collegamenti tra il basso Piemonte e la Liguria, i cittadini lo chiedono e noi dell’Associazione Pendolari dell’Acquese lo chiediamo a Voi amministratori per una maggiore tutela di chi ogni giorno,anche con temperature e condizioni climatiche estreme, deve andare al lavoro o a scuola.”

6 febbraio 2012