L’opposizione sta cercando in tutti i modi di sfiduciare il sindaco Piercarlo Fabbio, ma soltanto 12 consiglieri, sui 16 necessari, hanno firmato la proposta di delibera per una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco avanzata dal Partito Democratico che ha come primo firmatario il capogruppo Gianni Ivaldi.

“La mozione – dice Ivaldi – é firmata da 12 consiglieri dei gruppi P.D., Moderati, Italia dei Valori e Rifondazione Comunista. E’ stata depositata questa mattina presso la Segreteria generale del Comune di Alessandria, sono necessarie 16 firme per poterla presentare e discutere, ci rivolgiamo a tutti i consiglieri e a tutte le forze politiche che hanno a cuore Alessandria e che sono consapevoli che le dimissioni del sindaco costituiscono la premessa essenziale e indispensabile per avviare un percorso virtuoso, che faccia chiarezza sulla reale situazione economica e finanziaria del Comune di Alessandria e consenta di voltare pagina.”

L’idea della minoranza nasce dal fatto che il sindaco Piercarlo Fabbio non possiede più la maggioranza assoluta ma solo quella relativa. Venerdì sera, in quello che era un consiglio determinante per il futuro della città, Fabbio è riuscito a far approvare i Bilanci del 2009, 2010 e 2011 con le modifiche richieste dalla Corte dei Conti solo con 16 voti (guarda caso gli stessi di cui ha bisogno l’opposizione) su 40 consiglieri.

Molti esponenti (tra cui quelli del PD) sono usciti dall’aula, altri non hanno partecipato, altri ancora si sono astenuti o hanno votato contro. Insomma la minoranza sta cercando di capire se quelli che non hanno votato per Fabbio sono effettivamente contro di lui, ma a quanto pare, finora, ce ne sono soltanto 12, mentre per poter presentare un mozione di sfiducia ne servono almeno 16.

2 gennaio 2012