La Coldiretti lancia l’allarme: “un litro di benzina verde costa di più di un litro di latte o di un chilo di pasta e aumentano i prezzi.”

Con benzina, trasporti e logistica che incidono complessivamente per circa un terzo sui costi della frutta e verdura, infatti, secondo la Coldiretti, l’effetto indiretto più evidente del record delle quotazioni dei carburanti è un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande in vendita nei supermercati. Il nuovo record a 1,74 euro/litro per la benzina contagia la spesa dal campo alla tavola in un Paese come l’Italia dove l’86 per cento dei trasporti commerciali avviene per strada.

“Solo nelle campagne – sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino e Simone Moroni – il caro gasolio ha provocato un aggravio di costi stimabile in 250 milioni di euro su base annua”, ma a subire gli effetti del record nei prezzi è l’intero sistema agroalimentare dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole.

“Il maggior aggravio – continuano Paravidino e Moroni – sono i prodotti importati che devono percorrere lunghe distanze prima di giungere a tavola”.

A causa di questi rincari il costo familiare per trasporti, combustibili ed energia elettrica ha superato quello per alimenti e bevande con il prezzo di un litro di benzina ha infatti scavalcato anche quello di un chilo di pasta e di un litro di latte fresco, solo per fare altri esempi.

A dicembre 2011 rispetto allo stesso mese dello scorso anno gli aumenti, invece, sono stati del 15,8 per cento per la benzina, del 24,3 per cento per il gasolio da autotrasporto e del 16,8 per cento per quello da riscaldamento, mentre i trasporti aerei passeggeri sono lievitati del 18,3 per cento come quelli marittimi e quelli ferroviari del 9,8 per cento.

A causa di questi rincari il costo per trasporti, combustibili ed energia elettrica è stimato complessivamente pari al 19,1 per cento della spesa totale familiare e ha superato quello per alimenti e bevande (19 per cento).

9 gennaio 2012