La vicenda coinvolge una ragazza di 15 anni e due giovani di 17 anni, tutti alessandrini e tutti di famiglie cosiddette “normali” e risale al 24 novembre scorso, ma soltanto ieri, al termine delle indagini, i Carabinieri di Alessandria hanno arrestato, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 2 gennaio scorso dal GIP della Procura della Repubblica dei Minori di Torino, due giovani alessandrini di 17 anni con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della 15enne ed estorsione.

Questa la prima sommaria ricostruzione dei fatti secondo le forze dell’ordine.

I due ragazzi e la 15enne si conoscono: pur in classi diverse, frequentano infatti la stessa scuola media superiore di Alessandria. Il 24 novembre scorso, secondo il racconto della giovane, i due 17enni costringono la ragazza ad appartarsi in un luogo isolato, al di fuori dell’ambito scolastico e la costringono a fare sesso orale ed altre pratiche sessuali di minore entità, poi la lasciano come se nulla fosse accaduto.

Qualche giorno dopo, i due si rifanno vivi con la ragazza e danno vita ad un’estorsione in piena regola: la ricattano e le chiedono 100 euro in contanti. “Soltanto se ci consegni il denaro – dicono alla ragazza – non diremmo niente a nessuno altrimenti ciò che hai fatto si saprà in giro.”

La ragazza, presa dal panico cerca di raccogliere i cento euro poco alla volta e – sempre secondo la prima sommaria ricostruzione – avrebbe consegnato una parte del denaro ai due presunti aguzzini. Passa del tempo e quando i due 17enni chiedono alla giovane di saldare il debito, la ragazza capisce che non può andare avanti così: racconta la storia ai genitori che a loro volta si rivolgono ai Carabinieri.

Scattano le indagini e alla fine i due alessandrini vengono arrestati e ultimate le formalità di rito, rinchiusi nel carcere minorile “Ferrante Aporti” di Torino.

Secondo quanto emerso, i due ragazzi, interrogati per la prima volta dai giudici, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere senza confermare le pesanti accuse a loro carico.

La ragione per cui hanno chiesto i 100 euro alla 15enne, comunque non è da ascrivere al bisogno di denaro: i due, infatti, appartengono a normali famiglie alessandrine che non hanno eccessivi problemi finanziari.

Secondo un ipotesi degli inquirenti la causa che li avrebbe indotti ad approfittare della ragazza sarebbe stata l’eccessiva debolezza della medesima: evidentemente credevano di poterla sottomettere.

Ma queste sono soltanto alcune ipotesi che dovranno essere accertate in sede giudiziaria.

4 gennaio 2012