E’ possibile salvare le due farmacie comunali mantenendole sotto “Farmacom” l’attuale società dichiarata illegittima dall’Autorithy perché costituita da un Comune inferiore a 30 mila abitanti. Lo dice l’assessore regionale alla sanità Paolo Monferino, che rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Buquicchio, suggerisce di allargare la partecipazione societaria ad altri Comuni in modo che i soggetti gestori possano, ancorché pubblici avere oltre i 30 mila abitanti rientrando nei parametri di legge.

La soluzione prospettata dall’assessore potrebbe essere l’ideale per salvare una società e un patrimonio comunale importante e di valore, ma quale comune vicino avrebbe interesse a versare dei soldi per acquistare quote di una società che gestisce le farmacie solo a Tortona?

L’ideale sarebbe avere una partecipazione negli altri comuni che gestiscono farmacie comunali.

Proprio i quest’ottica, al fine di capire le strategie che l Comune intende adottare nel prossimo futuro arriva l’interrogazione consiliare del rappresentante locale dell’Italia dei Valori, Paolo Ronchetti, depositata ieri in Comune che chiede al sindaco di “spiegare al consiglio comunale se esistono già contatti significativi con Comuni viciniori che abbiano manifestato l’intenzione di acquisire quote di una società in perdita come Farmacom srl ( che non ha ancora iniziato a restituire le rate di prestito alla banca ) onde superare la soglia dei 30.000 abitanti , indicata dalla legge e dalle pronunce della Corte dei Conti , come requisito necessario ed indispensabile per la costituzione di società strumentali . Nel contempo , chiedo anche se il Sindaco abbia già un piano strategico teso a sanare la situazione pregressa sotto il profilo giuridico ed economico / finanziario idoneo a colmare una situazione di illegittimità che vede coinvolti più Soggetti a vario titolo protagonisti nella vicenda ( sindacati, soci / dipendenti, banca etc )”

La risposta, ovviamente alla prossima seduta del consiglio.

 9 dicembre 2011