Ryan Gosling

George Clooney

Sguardo di ghiaccio, profondo, enigmatico, pensieroso, impenetrabile che surclassa di gran lunga George Clooney che impallidisce di fronte ad una recitazione così incisiva ed efficace. Questo è Ryan Gosling nella parte di Stephen Meyers giovane guru della comunicazione nella campagna per le primarie presidenziali del Partito Democratico negli Stati Uniti.

Il film si basa in parte sulla grande espressività comunicativa di Gosling, che aveva già dato sfoggio delle sue qualità espressive in “Driver” uscito a settembre.

Le “idi di marzo” conferma la grande verve di questo 31enne, abile attore canadese che Clooney, regista e co-protagonista ha voluto accanto a sé.

Titolo azzeccato quello che richiama l’accoltellamento di Giulio Cesare, per un film di poca azione ma dove gli “accoltellamenti” alle spalle si susseguono spesso, soprattutto in un film che mette a nudo le trame politiche e quanto è disposto a concedere della sua integrità e moralità, un uomo pur di arrivare dove ha sempre desiderato, sia esso esponente politico o semplice collaboratore.

Che dire di più senza svelare la trama? Il film è bello, attuale, ricco di colpi di scena, anche se forse un po’ statico e privo di momenti di suspence, e anche quei pochi, affrontati con la “solita” freddezza da un Gosling che meriterebbe l’oscar solo per la sua espressività e che da solo vale il prezzo del biglietto.

Naturalmente per orari e trama potete cliccare sul banner a fianco.

17 dicembre 2011