Il fibroma uterino è un tumore benigno dell’utero, molto frequente nelle donne in età fertile, che può provocare emorragie e dolore. La sua incidenza nella popolazione femminile italiana in fascia d’età tra i 35 e d i 50 anni può arrivare al 70% e su di una considerevole percentuale di questi, circa il 25%, è necessario intervenire perché non rispondono alla terapia farmacologica. Per curare questi casi negli anni ’90 è nata a Parigi una tecnica alternativa a quella chirurgica, denominata “embolizzazione uterina”.

Oggi questo tipo di intervento viene praticato i molti ospedali italiani, prevalentemente nelle Strutture di Radiologia Interventistica e tra questi, dal mese di novembre di quest’anno si può annoverare anche il Santo Spirito di Casale Monferrato. Qui infatti, grazie alla collaborazione instaurata tra il reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto dal dottor Roberto Chiapponi ed il Servizio di Radiologia diretto dal dottor Stefano Barbero, è stata sperimentata per la prima volta questa tecnica che consente di trattare fibromi sintomatici, vale a dire dolorosi o sanguinanti, senza la necessità di incidere la paziente.

Il dottor Barbero, coadiuvato dal dottori Carlo Tappero dirigente medico di Radiologia e Giacomo Taverna, medico specialista in formazione dell’Università degli Studi di Torino, hanno effettuato nelle scorse settimane già tre interventi.

15 dicembre 2011