asilo nido - IE’ stato  consegnato entro il 20 marzo il questionario rivolto dal Comune di Novi ai genitori dei bambini tra zero e tre anni in merito all’utilizzo degli asili nido. Vi si analizzano diversi aspetti. Il questionario recita così: “Cari genitori, il questionario è stato pensato e proposto per avere un riscontro attendibile sul livello di gradimento del servizio e per trarre indicazioni utili per migliorarlo e renderlo sempre più adeguato alle reali esigenze dei bambini e delle loro famiglie. Il questionario è in forma anonima.” Il questionario pone una serie di domande, dall’attività lavorativa dei genitori, al fatto se vengono utilizzati gli asili nido e nel caso se quelli pubblici o quelli privati, i motivi per cui si è scelto di portare il bambino all’asilo nido, se gli orari di apertura soddisfano i bisogni. Fra le domande rivolte ai genitori anche quelle tendenti a verificare l’esigenza delle famiglie ad una apertura anticipata o ad una chiusura posticipata, alle diciotto, dell’asilo nido e se questo deve essere fruibile anche al sabato ed eventualmente con una estensione del servizio anche nel mese di luglio. Chiedendo, infine, se sul piano dell’offerta formativa realizzare la doppia lingua, lezioni di musica, praticare il nuoto. Tante domande ma forse ne manca una: chiedere ai genitori se sono favorevoli all’accorpamento dei due asili nido comunali. Attualmente sono due: l’asilo nido “Aquilone” in Via Crispi e quello “Girasole” in Via Robotti. La discussione sugli asili nido è approdata in Commissione Consiliare Pubblica Istruzione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Cecilia Bergaglio ha rilevato che il costo annuale degli asili nido, per il Comune di Novi, è di 500.000 euro per entrambi con un costo di 8.000 euro per bambino. Attualmente i frequentati dei due asili nido sono circa sessanta a fronte di una capienza di circa 100 posti. Nel corso dell’ultimo anno le iscrizioni agli asili nido comunali sono calate, anche in seguito ad un fenomeno di emigrazione degli stranieri extracomunitari. La questione fondamentale che si apre è quella di capire se il calo delle iscrizioni è una tendenza che continuerà anche nei prossimi anni oppure un fatto episodico. Del resto è stato affermato che questo è stato il primo anno con un calo di iscrizioni. Una decisione sull’accorpamento non è però ancora stata presa e si attendono gli esiti del questionario per sapere se i bambini che i genitori intendono iscrivere sono più di sessanta. Fossero superiore a questo dato un accorpamento creerebbe un disservizio. Proprio per questo l’accorpamento, ha detto l’Assessore alla Pubblica Istruzione, verrebbe abbandonato. E, comunque, se da una parte ci sono i costi per il Comune ed anche la concorrenza dei tre asili nido privati esistenti a Novi, dall’altra c’è anche l’impossibilità di quantificare preventivamente l’utenza, diversamente da quanto avviene per gli altri ordini di scuola. In quanto alle tariffe degli asili nido comunali sono differenziati a seconda che il bambino si fermi solo al mattino od al pomeriggio od al contrario tutta la giornata oltre che sulla base del reddito. In quanto all’offerta formativa che offrono è stato affermato che è molto buona ma che esiste la necessità di proporre iniziative sempre nuove. Nel corso della Commissione è stato affrontato anche il problema della carenza di spazi per i due Istituti superiori di Novi, il Ciampini-Boccardo per quanto riguarda l’indirizzo enogastronomico ed il Liceo Scientifico “Amaldi” in particolare per gli indirizzi di studio ospitati nel plesso di Viale Aurelio Saffi. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Cecilia Bergaglio ha fatto presente come sia intenzione dell’Amministrazione Comunale creare un polo scolastico all’avanguardia, con aule e laboratori, ipotizzabile nella ex Caserma Giorgi. Ma questo, ha rilevato lo stesso Assessore, è un discorso di lungo respiro mentre le esigenze delle due scuole devono trovare una risposta in vista del prossimo anno scolastico che inizia a settembre. Riguardo al Ciampini ha alcune classi che effettuano turn over essendoci spazi in stato di degrado ed un indirizzo, l’eno-gastronomico, che ha le carte in regola per diventare una eccellenza. Quest’anno ha avuto sessanta iscritti, con la possibilità di costituire due classi prime. Il problema, per l’indirizzo eno-gastronomico, è che ci vogliono cucina, sala bar, laboratori attrezzati. Attualmente, è stato fatto rilevare, è ospitato nei locali della ex abitazione del custode che non rappresentano una situazione ottimale. Qui l’Assessore Bergaglio ha fatto un punto, sottolineando che la competenza per gli Istituti superiori è della Provincia e non del Comune. “Ma il discorso è che, al momento, non si sa quale sarà il futuro di questo Ente ed è quindi necessaria una collaborazione fra Comune e Provincia.” Sul piano dei numeri il Liceo Scientifico “Amaldi”. Qui Cecilia Bergaglio ha fatto presente che l’Istituto diretto da Giampaolo Bovone ha la possibilità di ottenere dieci classi prime che diventerebbero undici nel caso venisse attuato il Liceo Scientifico ad indirizzo di Liceo Sportivo. Un indirizzo, quest’ultimo, che annovera ventitrè domande e con la possibilità di arrotondare i numeri con qualche iscritto proveniente dal Liceo Galileo Galilei di Alessandria che difficilmente, nello stesso indirizzo, otterrà dall’Ufficio Scolastico Regionale di fare due classi prime. A fronte di undici possibili classi prime al Liceo Scientifico “Amaldi” ve ne saranno sei in uscita, con un fabbisogno di cinque aule. Cinque sono anche le classi di cui avrebbe bisogno il Ciampini-Boccardo, anche per la presenza di un alto numero di portatori di handicap, e quindi, contando anche i laboratori, la somma fra i due Istituti è di otto-nove. “Il Liceo Scientifico Amaldi-ha rilevato l’Assessore alla Pubblica Istruzione-con interventi dell’Ufficio Tecnico della Provincia sta vagliando la possibilità di creare quattro nuove aule in Via Mameli. Rimarrebbe però la carenza di spazi per quanto riguarda il Liceo Classico e quello delle Scienze Umane ubicati nella struttura di Viale Aurelio Saffi. Nei mesi scorsi sono stati effettuati dei sopralluoghi, di concerto fra Ufficio Pubblica Istruzione, Lavori Pubblici e Patrimonio, al fine di vagliare gli spazi esistenti. Spazi che potrebbero essere rinvenuti, è una ipotesi allo studio, al piano terra del plesso di Viale Saffi, lungo il lato prospiciente Via Cavallotti. E, questo, sia per il Ciampini che per l’Amaldi.” Una parola è stata spesa dall’Assessore Cecilia Bergaglio anche per il Cpia, ovvero il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, attualmente ospitato in alcune aule della nuova scuola Martiri della Benedicta.
Una scuola che ha numeri di iscritti anche importanti e lezioni sia al pomeriggio che alla sera. Cecilia Bergaglio ha rilevato come la sua sistemazione alla Martiri della Benedicta sia problematica, prospettando una soluzione al Centro Anziani di Cavanna. “Ma-ha affermato-questa soluzione è ancora in sede di valutazione. Si tratterebbe di razionalizzare gli spazi ove dovrebbero trovare collocazione quattro-cinque aule, gli uffici di segreteria e di presidenza.”

Maurizio Priano


21 marzo 2015