Nessun premio ai dipendenti del Comune di Tortona ma soprattutto ai dirigenti (che dovevano spartirsi 80 mila euro) e ai dipendenti della Polizia Municipale (55 mila euro) e chi li ha già percepiti dovrà restituirli. Lo dice una nota della Corte dei Conti giunta in municipio in questi giorni in risposta ad un richiesta effettuata dallo stesso Comune.

“L’erogazione dei premi per gli obiettivi raggiunti – recita in pratica la nota della Corte dei Conti – è subordinata al rispetto del patto di stabilità e poiché il Comune di Tortona nel 2011 lo ha sforato, quest’anno non potrà destinare risorse aggiuntive ai dipendenti, compresi funzionari e dirigenti.”

Un parere che non lascia spazi di manovra.

La questione era già emersa dopo la delibera di Giunta del 28 dicembre scorso che aveva tagliato i premi per gli obiettivi raggiunti ai 180 dipendenti comunali (circa 100 mila euro) e questi erano insorti, anche perchè erano state escluse dal taglio le risorse per la polizia municipale (55 mila euro) e quelle per i dirigenti (circa 80 mila euro). Il Comune allora ha chiesto un parere alla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo, l’organo consultivo supremo in materia di trattamento economico dei dipendenti degli enti pubblici, anche se la legge parla chiaro: le penalizzazioni vanno applicate nell’anno successivo a quello dello sforamento cioè il 2012.

Il parere è giunto come un fulmine a ciel sereno mettendo a rischio tutte le posizioni organizzative dei funzionari e non solo perché non possono essere riconosciuti ulteriori elementi retributivi a tutti i dipendenti e sono a rischio anche i premi di produttività e le retribuzioni di risultato dei dirigenti.

In virtù del parere della Corte dei Conti ci si chiede, per esempio, se il fondo per la polizia municipale poteva essere erogato, o se va restituito.

Tutto sarà argomento di discussione nella riunione che si terrà mercoledì mattina in municipio alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori ed è assai probabile che una parte rivendicherà l’equità di trattamento.

Lo sforamento del patto di stabilità quindi genera effetti negativi non solo sugli amministratori per gli emolumenti decurtati del 30%, ma anche per dirigenti, funzionari e dipendenti. E c’è da chiedersi, adesso, con quale spirito potranno lavorare i dipendenti comunali che per la prima volta nella recente storia non percepiranno neppure un centesimo di premio, e ovviamente non per colpa loro perché il lavoro, i dipendenti lo hanno fatto.

Le scelte politiche e in materia finanziaria, infatti, non spettano ai lavoratori ma alla Giunta e le scelte effettuate dalla Giunta Comunale, hanno portato al non rispetto del Patto di Stabilità. Con tutto ciò che ne sta conseguendo.

27 marzo 2012