L’ultima sulle pretese dei profughi la potete leggere nel comunicato stampa della Questura di Alessandria che pubblichiamo integralmente sotto e spiega come due nigeriani ospiti in una casa, sono stati cacciati perché non rispettavano le regole. I due si sono recati in questura e pretendevano vitto e alloggio gratis, si sono gettati a terra facendo scene che neanche i bambini fanno ed hanno persino picchiato un poliziotto.

Di seguito comunque il Comunicato della Questura:

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polizia QIeri sera la Polizia di Stato di Alessandria ha arrestato due giovani di nazionalità nigeriana, responsabili dei reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

L’arresto è avvenuto davanti alla sede della Questura ove, poco prima, la Sala Operativa aveva inviato una Volante poichè due persone, in evidente stato di agitazione, si erano presentate presso il Corpo di Guardia e, esprimendosi in lingua inglese, avevano manifestato la necessità di conferire con un responsabile per una non meglio precisata problematica.

Il personale intervenuto in ausilio al collega in servizio di vigilanza ha cercato di riportare i due giovani alla calma, senza peraltro riuscirci, al fine di comprendere meglio la ragione delle loro rimostranze.

Successivamente gli agenti hanno appreso che i due ragazzi, rispettivamente di 18 e 19 anni, erano cittadini richiedenti asilo politico presso il territorio nazionale e che, lo scorso mese di maggio, erano stati ospitati presso un’associazione con sede legale in Alessandria dalla quale, però, il 29 luglio scorso erano stati allontanati, tramite decreto prefettizio, perché inosservanti dei regolamenti interni.

A seguito dell’esclusione del suddetto programma di accoglienza, i due giovani pretendevano di essere accolti presso la Questura, ritenendo che fosse un loro diritto non solo potervi dimorare, ma ricevere anche generi alimentari e sussistenza.

In considerazione delle quantomeno “singolari” rimostranze, gli operatori hanno cercato di far comprendere ai due giovani le motivazioni che avevano causato il provvedimento di allontanamento ma questi hanno improvvisamente dato in escandescenze, iniziando ad urlare e a gettarsi in terra nei pressi dell’ingresso della Questura, invadendo la carreggiata adiacente, peraltro impegnata da un consistente traffico veicolare.

I poliziotti, con l’aiuto di altri colleghi giunti sul posto attirati dalle urla, sono riusciti, seppur a fatica, a riportare i due sul marciapiedi ma, uno di loro, continuando ad opporre resistenza, è riuscito a divincolarsi e a buttarsi nuovamente in terra, mentre l’altro, con un improvviso gesto di violenza, ha colpito uno degli operatori e si è diretto ancora una volta verso le auto in transito.

Quest’ultimo, dopo una breve fuga, è stato raggiunto dagli agenti che lo hanno ammanettato e condotto negli uffici della Questura, unitamente all’altro connazionale.

Nel corso della colluttazione i poliziotti hanno riportato abrasioni multiple a braccia e gambe giudicate guaribili in 15 giorni.

I giovani sono stati arrestati e condannati a quattro mesi di reclusione.