In tanti hanno dato la notizia, enfatizzando il fatto che Mc Donald’s assumerà 30 lavoratori in occasione dell’apertura del nuovo centro a Imperia, ma il dato che deve far riflettere è un altro e riguarda le oltre 530 domande presentate online da persone che comunque abitano in città o a breve distanza.

Domande che sono state “scremate” dai dirigenti della multinazionale americana scegliendo 75 candidati che ieri si sono presentati per un colloqui alla calata Cuneo. Solo 30 di loro verranno scelti  e inseriti in un percorso di formazione per essere preparati al momento dell’apertura della nuova struttura prevista a fine ottobre.

Gli altri 500 quindi rimarranno disoccupati. A presentare il curriculum vitae per l’assunzione, a quanto pare, sono state soprattutto persone giovani in cerca di un impiego e questo deve far riflettere, perché se un giovane di sicuro almeno diplomato se non addirittura laureato ambisce a lavorare da Mc Donald’s considerandolo un posto sicuro almeno per alcuni anni, certe considerazioni vanno fatte.

La prima che sorge spontanea é che Imperia (e il circondario) , evidentemente, non garantiscono altre prospettive e d’altro canto se una delle principali aziende come l’Agnesi ha trasferito la propria attività altrove, i motivi ci saranno stati.

Imperia, come noto, non è certo una città turistica, ma le oltre 500 domande non provenivano certo solo dalla città ma anche dal circondario, che pullula di località turistiche e questo deve indurre alla seconda riflessione e cioé che il turismo, così com’è adesso e come è stato pensato evidentemente non può dare sufficienti garanzie di sviluppo essendo per di più anche stagionale.

Vero che il problema della disoccupazione giovanile è nazionale, m a noi non interessa il “mal comune mezzo gaudio” a noi interessa rilevare che  Imperia e la sua provincia, non garantiscono futuro a giovani.

Questa è la triste realtà della quale amministratori e politici ad ogni livello non sembrano interessarsi più di tanto.