Le ripetute campagne di informazione sulla sicurezza stradale volte a responsabilizzare gli automobilisti sul drammatico fenomeno dell’incidentalità stradale, che individuano nelle distrazioni al volante, la velocità e la guida in stato d’ebbrezza le cause più ricorrenti, prescindono da una regola di base fondamentale: l’efficienza del veicolo.

Lo stato di manutenzione e le condizioni di uso del veicolo sono infatti determinanti per una corretta circolazione e solo il rispetto di tali fattori, associato ai comportamenti virtuosi dei conducenti, permette di ridurre i rischi di incidente.

Per quanto ovvia possa sembrare la considerazione, sembra incredibile ma ci sono automobilisti che si pongono alla guida di veicoli al limite della tenuta strutturale.

Questo è quanto appurato anche la scorsa settimana sull’A26 dei Trafori dalle pattuglie della Sezione Polizia Stradale di Alessandria che hanno intercettato una Mercedes “bipiano”.

Il conducente   era in viaggio da Milano verso la casa al mare, ed aveva percorso già 100 km. quando per fortuna è stato fermato dalla Stradale che alla vista della berlina non ha potuto che allarmarsi: sul tetto trasportava un carico di oggetti vari, di volume pari alla stessa auto.

Il caricare oltremodo l’autovettura ed effettuare lunghi viaggi è particolarmente pericoloso, soprattutto perchè le continue oscillazioni tendono a far allentare le corde di ritenuta ed i rischi di perdita di carico sono notevoli. Nel caso di frenata, inoltre, l’aumentata massa del veicolo determina spazi di arresto moltiplicati ed i pneumatici sono messi a dura  prova con gravi rischi di perdita di controllo del mezzo.

Oltre alla sanzione amministrativa il conducente è stato obbligato ad abbandonare l’autostrada, regolarizzando il carico prima di poter riprendere la marcia.

Questa volta per gli altri utenti dell’A26 è andata bene.

Aveva già subito il ritiro della patente di guida per ebbrezza alcolica, così quando è rimasto coinvolto in incidente stradale sull’A26 dei trafori durante il quale riportava lesioni, ha cercato di sottrarsi al controllo con etilometro cui gli Agenti della Polizia Stradale di Ovada lo volevano sottoporre, lamentando sofferenza e dolore.

Gli operatori della Stradale però, non si sono persi d’animo, ed hanno inviato la richiesta di accertamento alcolemico presso l’ospedale (come previsto dalla norma).

A questo punto M.S. di anni 45 anni ha pensato bene di rifiutare qualsiasi accertamento, dichiarando e sottoscrivendo innanzi al medico di turno il proprio diniego.

Tale comportamento viene sanzionato dal codice della strada come autonomo reato di gravità pari dello stato più elevato di ebbrezza che, qualora evidente, concorre ulteriormente ad aggravare le conseguenze della condotta

Conclusione: M.S. ha subito il ritiro della patente e rischia una sospensione del documento per oltre un anno, oltre al processo  per il rifiuto che per lo stato di ebbrezza alcolica (desunto dai sintomi descritti dal medico).