Petardi e artifici pirotecnici di vario genere rappresentano un oggettivo pericolo, perché sono in grado di provocare danni fisici a volte permanenti sulle persone, ma anche sugli animali e sull’ambiente. Lo scoppio di questi giochi pirotecnici provoca notevole stress su anziani, bambini, soggetti cardiopatici.

Ma anche gli animali finiscono per averne la peggio: hanno l’udito molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano nel panico, inducendoli a reazioni istintive e incontrollate. Molti uccelli, ad esempio, muoiono di crepacuore o fuggono all’impazzata per andare a finire rovinosamente contro qualche traliccio. Anche per gli animali domestici i botti possono rivelarsi fatali. Cani e gatti si divincolano, si gettano nel vuoto, fuggono in strada, mettendo a repentaglio la loro incolumità.

Inoltre, provocano un vertiginoso aumento delle polveri sottili presenti nell’aria. La quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva e piombo. Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche. Ci sono tradizioni che è giusto conservare, altre sulle quali è preferibile far cadere l’oblio.

Abbandonare l’uso di petardi e fuochi artificiali a Capodanno è necessario come grande segno di civiltà e di rispetto verso noi stessi e verso l’ambiente che ci circonda. Perché per pochi minuti di insano divertimento dobbiamo compromettere la nostra salute e quella di tutti gli esseri viventi che ci circondano?

Si chiede, dunque, che il Governo vari una legge nazionale che vieti in maniera definitiva l’utilizzo di botti a Capodanno. Ciò eviterebbe problemi di competenza tra Prefettura e sindaci nell’emanazione di ordinanze che spesso vengono bloccate dal ricorso al Tar.

Una legge nazionale è necessaria e urgente, vietare i botti è un dovere civico e un atto di responsabilità.