Malgrado le sanzioni contro chi guida ubriaco, i bevitori non desistono.

Qualche sera fa alcuni automobilisti in transito sulla  A/26 dei trafori segnalavano alla sala operativa un veicolo che percorreva la carreggiata sud (direzione Genova) contro mano. Immediatamente le pattuglie della Polizia Stradale di Casale Monferrato si dirigevano verso il primo casello utile per bloccare l’autovettura “impazzita”. Arrivate al casello di Vercelli est, invertivano la marcia e disponevano i veicoli di servizio in modo da bloccare interamente la carreggiata autostradale per intercettare l’autovettura incriminata ed evitare il verificarsi di incidenti stradali.

Dopo alcuni minuti sopraggiungeva il veicolo in contromano: il conducente, abbagliato dalle luci  di emergenza, si rendeva conto del blocco ed arrestava finalmente la corsa.

Gli operatori intervenivano e notavano che alla guida del veicolo vi era un uomo di mezza età, L.F. originario di Cagliari ma residente in Val d’Aosta,  in evidente e palese stato di ebbrezza alcolica, il quale, alla domanda da dove provenisse, dichiarava di non ricordare nulla di ciò che era accaduto.

A seguito dei vari comportamenti scorretti, l’uomo veniva denunciato, gli veniva ritirata la patente di guida, sequestrata l’auto e veniva altresì sanzionato con tremila euro di multa per le commesse infrazioni al codice della strada.

Due giorni dopo, la stessa pattuglia intervenuta qualche sera prima per il veicolo contromano, notava all’interno di un’area di servizio, sempre dell’A/26, un’autovettura che nell’avanzare sbandava. Prontamente  il veicolo veniva fermato e alla guida veniva sorpreso nuovamente lo stesso soggetto, che era di nuovo in stato di profonda alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol, e ancora alla guida di  un veicolo privo della copertura assicurativa.

Veniva pertanto denunciato alla Procura, il veicolo veniva sequestrato e confiscato, e gli venivano fatte altre multe per svariate migliaia di euro; dopo tutto ciò, dovrà dire addio alla sua patente di guida.