I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per tentata truffa e violenza privata una cittadina italiana di 36 anni, residente in provincia di Milano, pregiudicata anche per fatti analoghi commessi di recente. La donna è stato individuata quale l’autrice, insieme ad un complice non ancora individuato, del tentativo della nota “truffa dello specchietto” commessa in danno di un automobilista di Alessandria. Il fatto è capitato a metà luglio sulla SP 82 tra Sale e Piovera quando a un 50enne è stato chiesto di risarcire un danno in realtà da lui mai provocato, perché la truffatrice e il complice lo accusavano di avergli rotto lo specchietto.

Quel giorno, alle 23.00 circa, la vittima percorreva quella strada e sorpassava un’auto che subito dopo si lanciava al suo inseguimento facendogli segno con i fari di fermarsi. L’uomo subito non si fermava, ma alla fine decideva di accostare in un piazzale per capire cosa volesse il conducente del mezzo che lo inseguiva. Una volta accostato, l’altro veicolo si posizionava davanti alla sua auto in modo da non permettergli manovre o fuga e scendevano dal mezzo un uomo e una donna che lo accusavano di avergli rotto lo specchietto durante il primo sorpasso. La vittima era però sicura di non avere provocato alcun danno e diceva loro che avrebbe chiamato i carabinieri per una verifica. I due dicevano di non farlo perché gli avrebbero sospeso la patente e che la questione poteva essere risolta immediatamente con poche decine di euro.

Il 50enne però rimaneva fermo sulla sua posizione e, mentre stava telefonando al 112, i due truffatori si davano alla fuga. Partendo dalle denuncia e dalla targa del veicolo fornita dalla vittima, venivano preparati dei fascicoli fotografici da mostrare alla vittima comprendenti anche le foto del proprietario del veicolo e di sua moglie. Nel corso della individuazione fotografica, il 50enne riconosceva proprio nella 36enne, moglie del proprietario del mezzo, la donna che aveva commesso il fatto, la quale veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per tentata truffa e violenza privata.