Forse, ad alcuni, la vicenda potrà apparire lunga e contorta, ma proprio per questo cercheremo di spiegarla bene  anche se questo occuperà un po’ di spazio. Tuttavia merita di essere portata alla luce, perché di questi problemi, anche se non capitali, non parla quasi mai nessuno.

La scorsa settimana Oggi Cronaca si è occupato del caso Garante degli Animali che pare stia creando problemi  anche a livello politico http://www.oggicronaca.it/2016/06/morreale-solleva-dubbi-sul-garante-degli-animali-incompatibile-non-nulla/

Poiché la linea di Oggi Cronaca è quella di dare spazio alla voce della cittadinanza, abbiamo chiesto ai lettori di contattarci per segnalare eventuali disservizi e inadempienze della Garante degli Animali; le segnalazioni non si sono fatte attendere.

Una cittadina tortonese ci scrive a proposito di un caso particolare che raccontiamo di seguito

Il 31 ottobre scorso la cittadina manda al Comune di Tortona un’email allegando il “Progetto Spreco Zero” del Comune di Budrio in provincia di Bologna che riguarda  l’uso delle eccedenze alimentari delle mense scolastiche L’Amministrazione Comunale di Budrio, da qualche anno, ha adottato un sistema di recupero e riutilizzo delle derrate alimentari non consumate durante il pranzo destinandole al Canile Intercomunale.

Il ritiro avviene quotidianamente, terminato il servizio di refezione, a cura di un volontario che veicola direttamente il quantitativo al Canile.

A quanto pare la Legge 155/2003 ha avviato un processo di snellimento legato alla “responsabilità del percorso” del donatore, sollevando i soggetti pubblici gestori del servizio  da qualsiasi obbligo circa lo stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti dati a titolo gratuito, pur dovendo mantenere le prassi basilari in materia di igiene e conservazione degli alimenti.

Il Canile di Vedrana, associazione Onlus, può quindi beneficiare di questa donazione quotidiana da parte dell’Amministrazione Comunale di Budrio senza che vi siano eccessivi obblighi burocratici o impedimenti normativi, dal momento in cui verrà manifestato l’interesse da parte del soggetto ricevente.

Secondo la tortonese è  una scelta talmente ragionevole che dovrebbe essere adottata ovunque eppure dal Comune di Tortona non arriva risposta (neppure negativa!) in merito.

Infatti all’email inviata risponde l’Ufficio Istruzione, comunicando di averla inoltrata all’Ufficio Mense e alla Dirigente del Settore Servizi alla Persona, Luisa Iotti, dalla quale non arriva risposta.

Passano tre mesi e la tortonese  invia una seconda mail chiedendo notizia del progetto, aggiungendo anche il “Progetto Mensa Verde” del Comune di Cagliari, ma a quanto pare nessuna risposta dal Comune neppure stavolta.

Il 21 Febbraio viene nominata Garante degli Animali e la tortonese pensa: “Quale persona migliore per affrontare il discorso? Così il 23 Febbraio la tortonese, stavolta in rappresentanza stavolta, di ben due associazioni animaliste, consegna nella mani di Stefania Fedele, neo eletta Garante degli Animali, la documentazione.

La Garante, secondo le affermazioni della nostra lettrice, assicura di parlarne con l’Amministrazione Comunale e di darne successiva comunicazione, ma la risposta non arriva neanche stavolta.

Il coinvolgimento della Garante appare legittimo perché tra le sue funzioni  vi è quella di interagire con le Associazioni attive nel campo della protezione degli animali dalle quali raccoglierà proposte e suggerimenti”.
E’ una funzione così importante da essere riportata sul sito web del Comune proprio nella pagina che riguarda la Garante degli Animali http://www.comune.tortona.al.it/garante-degli-animali

Il silenzio assordante continua, ma la nostra lettrice non si perde d’animo e sollecita per due volte un intervento: il 24 aprile e il 26 maggio. In quest’ultima lettera cartacea la tortonese  chiede esplicitamente una risposta perché   rispondere a una cittadina è un dovere previsto dalla Legge 241/1990 (art.2) e dal “Regolamento comunale su procedimenti amministrativi” (artt. 8, 9, 10).

Così la tortonese decide di scrivere a noi di Oggi Cronaca, aggiungendo alcune considerazioni.

“Va riconosciuto – ci dice – che ciò che si progetta in un Comune non è detto si possa progettare in un altro ma per affermare ciò è necessario che un Comune prenda in considerazione l’oggetto su cui progettare.Se presso le mense del Comune di Tortona non vi fosse alcuno spreco, il Comune dovrebbe farlo presente e la cittadinanza sarebbe certamente felice della cosa. No spreco di cibo significa no spreco di soldi.”

“Se invece non fosse così – aggiunge la nostra lettrice – il Comune dovrebbe prendersi la responsabilità di dichiarare che il cibo avanzato viene sprecato, in barba all’etica e all’economia.  A che cosa serve pubblicare sul sito del Comune una mail che si chiama “dilloalsindaco” se chi “dice” al Sindaco non trova ascolto? A che cosa serve istituire la figura del Garante degli Animali atta a “Interagire con le associazioni attive nel campo della protezione degli animali per proposte e suggerimenti” se tale figura non si degna di rispondere a una proposta o un suggerimento?”

“Ma – conclude la nostra lettrice – che senso ha il programma elettorale di Gianluca Bardone che  sbandierava lo slogan  “per una Tortona viva e partecipativa” se una cittadina che partecipa viene ignorata. Lasciando da parte il risvolto che questa vicenda ha sugli animali, bisogna guardarla anche da un altro punto di vista: quello del portafoglio. Il sostentamento dei cani del canile e dei gatti nel gattile è indubbiamente un obbligo di legge e ogni amministrazione comunale, in virtù del principio di economicità (uno dei principi della Pubblica Amministrazione) deve ottemperare a tale obbligo riducendo al minimo la spesa pur assicurando buon cibo. Oltre a garantire il benessere degli animali, si darebbe un messaggio positivo alla cittadinanza. Si tratta solo di capire se il Comune di Tortona sia interessato a simili progetti che si stanno concretizzando in svariati comuni italiani all’insegna del risparmio economico e del principio etico che ci invita a non sprecare il cibo. Lo spreco di cibo è eticamente inaccettabile per chiunque abbia buon senso. “

Ci auguriamo, adesso, che in seguito a questo articolo, Comune e Garante degli animali possano dare una risposta.