Incredibile ma vero: quasi un terzo delle persone che lavorano in bar, ristoranti e pizzerie. Risulta dagli ultimi controlli effettuati dalla Guardia di Finanza di Tortona, che nel corso di servizi finalizzati al contrasto del lavoro sommerso, ha rilevato la presenza di ben 13 dipendenti “in nero” su un totale di 42, impiegati come cuochi, camerieri, baristi e collaboratori vari presso 5 locali di Tortona e dei comuni limitrofi.

I controlli sono stati avviati sulla base dell’analisi delle varie segnalazioni giunte dai cittadini e della conseguente attività informativa posta in essere nei confronti dei locali siti nell’intero territorio di competenza.

“Il 31% dei dipendenti intervistati è risultato impiegato senza corresponsione di contributi – dicono alla Finanza di Tortona – e in violazione delle norme a tutela dei rapporti di lavoro e della legislazione sociale: si tratta di sette soggetti di nazionalità italiana e sei di nazionalità straniera.

Al termine dei controlli sono stati redatti i verbali unici di accertamento, contenenti pesanti sanzioni a carico dei legali rappresentanti delle società per oltre 70.000 euro.”

Inoltre, la constatazione di un numero di lavoratori “in nero” in misura superiore al 20% del totale di quelli presenti sul luogo del lavoro – come appunto nel caso di tre ristoranti/pizzerie controllati – ha comportato la sospensione dell’attività economica, con possibilità di revoca della stessa qualora il titolare dell’impresa provveda alla relativa regolarizzazione dei dipendenti, esibendo alla Direzione Territoriale del Lavoro di Alessandria la relativa documentazione, oltre al pagamento della prevista multa.

I nomi dei ristoranti controllati dalla Finanza non sono stati divulgati.

 17 novembre 2014

finanza - G