produzione industriale QBene chimica, plastica, gioielleria e alimentare. Il motore è l’export. Questi i dati salienti della  produzione industriale nel secondo trimestre 2014 in provincia di Alessandria che  registra +1,2% rispetto a un anno fa (secondo trimestre 2013).

Il dato è migliore della performance nazionale (+0,2%) ma inferiore alla media piemontese1 (+4,2%), e riporta la provincia (dopo un calo nel trimestre scorso, -0,6%) nel solco della ripresa iniziata nel quarto trimestre 2012 (dopo il buio del terzo trimestre 2012, punto più basso della recente produzione indu-striale provinciale, piemontese e nazionale) e sfociata in positivo soltanto nel terzo trimestre 2013, dove per la prima volta dopo un anno e mezzo l’indice della produzione industriale provinciale ha oltrepassa-to lo zero e raggiunto la positività (+0,8%).

Questa è la sintesi di quanto emerge dai dati ISTAT e dalla 171ª indagine congiunturale sull’industria manifatturiera realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi. La rilevazione ha coinvolto 155 imprese industriali della provincia, per un numero complessivo di 6.188 addetti e un fatturato complessivo di 1,7 miliardi di euro (€ 1.683.661.138).

“La produzione industriale cresce poco”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria, “ma il trend è in salita e l’indice sintetico di performance territoriale2 ci ve-de al terzo posto, dopo Torino e Cuneo. La piccola industria (la piccola industria alimentare segna un picco: +9,5%) e la media industria vanno bene, mentre i dati disponibili ci dicono che è la grande indu-stria alimentare a essere in forte difficoltà. L’’export traina la produzione industriale, con buone perfor-mance nell’industria chimica, plastica, nella gioielleria e nelle bevande. Gli ordinativi esteri offrono po-tenti segnali di crescita (+8,4%), e anche il fatturato estero, pur registrando soltanto +1,1%, lo fa su un dato dello scorso anno di +4,6%. I margini per continuare nella crescita e rafforzarla ci sono, e se per i tagli alla spesa non saremo costretti a restringere lo storico campo d’azione delle Camere di Commer-cio in tema di internazionalizzazione, intendiamo proseguire nel solco tracciato da anni: supporto, assi-stenza, finanziamenti alle imprese per il commercio estero”.

Produzione industriale: analisi per settore e classe dimensionale dell’industria

Vediamo il dettaglio:

Bene l’industria chimica e plastica: +4,9%. Nel settore, ottime performance della micro-industria (+7%) e della piccola industria (+7,5%). Buon risultato della media industria (+4,9%) e discreto della grande (+2,1%)

Bene la gioielleria: +4,7%. Nel settore, ottima performance della piccola industria (+7,5%) e buona della media industria (+3,6%). Micro-industria sostanzialmente stabile (+0,9%)

Discreta performance per l’industria alimentare: +1,6%. Nel settore, ampie fluttuazioni: ottimi risultati per la piccola industria (+9,5%, il dato migliore del trimestre), pessimi per la gran-de industria (-10,5%). Buona performance della micro-industria (+4,1%).

L’industria metal-meccanica registra un dato lievemente negativo, composto da crescita zero (grande industria), negativa (media industria, -3%), o sostanziale stabilità (micro e piccola indu-stria, rispettivamente +0,9% e -0,7%)

Dato negativo per le altre industrie manifatturiere: -2,5%. Nel settore, il dato più negativo del trimestre: -16,3% per la micro-industria. Buon risultato, invece, per la media industria: +5,1%. Sostanziale stabilità per la piccola industria (-0,3%).

 21 ottobre 2014

produzione industriale L