bidoni - ILa segnalazione è arrivata in redazione nella giornata di martedì, quando un esponente del Movimento 5 stelle di Tortona ci ha telefonato nel primo pomeriggio avvisandoci di una strana situazione che si era verificata a Rosano con sostanze inquinanti che era state sversate nel torrente Curone.

Inizialmente sembrava ci fossero stati ritrovamenti di bidoni tossici nel terreno, nell’ambito di un cantiere, in essere; in realtà la situazione è leggermente diversa e risale a sabato scorso quando in Comune si sono accorti che a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua nel torrente Curone l’argine a protezione della discarica abusiva (già ampiamente segnalata agli enti preposti) è stato ampiamente eroso con la conseguenza che alcuni fusti di sostanze chimiche non meglio precisate e materiale vario, sono state trascinate a valle del torrente Curone.

L'inquinamento si nota in modo evidente

L’inquinamento si nota in modo evidente

La scoperta del gravissimo episodio di inquinamento risale a domenica, tuttavia non si sa con esattezza quando l’erosione sia avvenuta e da quanto tempo questi bidoni e sostanze chimiche si trovassero nelle acque del Curone.

Appena accortosi del grave episodio di inquinamento il sindaco di Casalnoceto Ernesto Vegezzi ha predisposto, già nella giornata di domenica, un’ordinanza con la quale incarica la ditta Co.Smo con sede in località Baracca a Sarezzano di provvedere alla costruzione di una barriera al centro dell’alveo al fine di evitare ulteriore dispersione di materiale pericoloso e di provvedere altresì al recupero dei bidoni e di tutto il materiale che nel frattempo si è sversato nel torrente.

Del grave episodio di inquinamento il sindaco ha informato L’ufficio decentrato dell’assetto idrogeologico della regione Piemonte situato in piazza Turati ad Alessandria, l’Ufficio Ambiente della regione a Torino, la provincia di Alessandria, l’arpa, la prefettura e l’Asl incaricando l’ufficio tecnico del Comune di Casalnoceto, la regione Piemonte, la Provincia e l’Asl di controllare le operazioni.

Per il resto nessuno, né tantomeno gli organi di informazione sono venuti a conoscenza del grave episodio di inquinamento, nessuno ci ha informato e soltanto oggi, grazie all’intervento di un esponente dei grillini, che ci ha fornito pure le immagini di quello che sembra un vero e proprio disastro ambientale, possiamo darne notizia.

Non facciamo una colpa a nessuno di quello che è accaduto ma crediamo sia giusto in casi come questi che l’opinione pubblica debba essere informata attraverso gli organi di stampa e ci auguriamo che l’Arpa e gli organi preposti ad effettuare le debite analisi delle sostanze chimiche che sono state sversate nel torrente provvedano ad informare la popolazione sui risultati delle analisi.

Stigmatizziamo il comportamento di coloro che tendono a tenere nascosti episodi come questi perché crediamo che la trasparenza nei confronti dei cittadini da parte degli enti pubblici (ma non solo) debba essere al primo posto nelle priorità.

 28 gennaio 2014

bidoni - 2L

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