Egregio direttore,

Il presidente dell’Associazione Nuove Frontiere Alberto Riccio affronta il tema dei nuovi assetti territoriali di Casale e del Monferrato con uno spirito propositivo che mi sento di condividere. E fornisce anche alcune indicazioni progettuali come il progetto di un Distretto turistico culturale interprovinciale del Monferrato, che coinvolga le 5 provincie piemontesi nelle quali il Marchesato si etendeva, o come gli Stati Generali del Monferrato proposti proprio l’anno scorso dal Movimento Progetto Piemonte. A questo proposito mi si permetta una precisazione: gli Stati Generali vorrebbero essere un tavolo di lavoro al quale siedano le Amministrazioni del Monferrato Storico (da Chivasso ad Alba, da Acqui a Casale, da Asti a Moncalvo, per citarne alcune), insieme alle forze economiche e sociali ed al mondo dell’associazionismo, agli organi di informazione per scegliere quali possano essere gli elementi per esercitare una azione comune, AL DI LA’ DELL’APPARTENENZA A QUESTO OD A QUELL’AMBITO PROVINCiALE. E dall’incontro dell’idea degli Stati Generali con quella del Distretto dei Vini – “Enolandia” è nata la collaborazione tra MPP e l’allora Sindaco di Asti Giorgio Galvagno che proseguirà anche nei prossimi mesi.

La posizione di MPP e di Nuove Frontiere, su questo argomento, non sono dunque in contrasto, anzi mi pare contengano alcuni punti di contatto e di interazione, anche se mi permetto di sostenere che ogni progettualità – ed in questo sono in perfetta sintonia con l’amico Martinotti Doria – debba avere un respiro più ampio del solo Monferrato Casalese, anche perché il confronto con altre territorialità non potrebbe che essere di beneficio per la zona..

Per un’operazione del genere lo strumento operativo non deve essere inventato, ma soltanto perfezionato ed è l’Agenzia di Sviluppo. La Città di Casale è l’unica, tra quelle del Monferrato in senso più ampio ad avere – sia pure non ancora totalmente operativo – a disposizione un simile organo, per di più a costo zero. E potrebbe dare a Casale un ruolo se non di primo piano almeno di copartnership nello sviluppo e nella crescita dell’idea, vista al possibile coabitazione con altri centri del livello di Asti e di Alba, che sono avanti a noi “anni luce”. Questo punto è stato più volte al centro di conversazioni informali con l’assessore comunale competente Nicola Sirchia che, peraltro, ha sempre dimostrato interesse quanto meno a valutarlo. Resta il fatto, e sono nuovamente in perfetto allineamento con Alberto Riccio, che adesso è ora di ingranare la quinta marcia. Altrimenti Casale ed il Monferrato rischiano davvero di diventare soltanto “una espressione geografica”, peraltro neanche tanto conosciuta. Come MPP faremo tutto quanto sarà nelle nostre possibilità affinché tali idee possano trovare, al più presto, una concretizzazione, convinti che la difesa del territorio non è solo una prerogativa dei Sindaci, ma anche dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, dei Cittadini.

 Massimo Iaretti -Movimento Progetto Piemonte



 31 luglio 2012