Dopo il ragazzo investito dal treno il 23 ottobre scorso, la stazione di Pontecurone miete un’altra vittima: si tratta di Elena Petrache, 44 anni, rumena, residente in paese, in via Statuto 34, deceduta con le stesse modalità in cui è morto Edoardo Piacentino, cioè investita dal treno in corsa, all’interno della stazione, perché attraversa i binari invece di utilizzare il sottopasso pedonale.

Non è stato un suicidio ma un incidente, infatti, quello che ha bloccato per oltre 6 ore, venerdì sera, la linea ferroviaria fra Tortona e Voghera.

Ecco quanto accaduto secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Tortona e dalla Polizia ferroviaria di Alessandria che sono prontamente intervenuti sul posto.

Sono quasi le 20,30 ed Elena Petrache scende dal treno Regionale proveniente da Tortona e diretto a Voghera: un treno che da qualche tempo la riporta a casa al termine del suo lavoro di badante che svolge presso una famiglia tortonese.

Un tragitto di routine effettuato tutti i giorni, ma stavolta accade qualcosa di diverso: la donna, infatti, si trova su uno degli ultimi vagoni del treno ma invece che raggiungere il sottopasso pedonale, che si trova dall’altra parte della stazione, decide di risparmiare qualche minuto di tempo ed attraversare i binari. Non è dato di sapere se lo facesse abitualmente o se fosse la prima volta, fatto sta che mentre attraversa i binari non si accorge dell’arrivo di un treno merci che la investe in pieno.

L’impatto è devastante e il corpo della donna straziato e ridotto in mille pezzi. Viene dato l’allarme e sul posto arrivano oltre ai carabinieri e gli agenti della Polizia ferroviaria di Alessandria, anche i soccorritori del 118, ma inutilmente.

Lo spettacolo è agghiacciante: per capire la grave situazione in cui si sono trovati i soccorritori, infatti, basta sottolineare il fatto sono giunti a capire che la vittima fosse una donna solo dal tipo di scarpe che hanno ritrovato nella zona.

I “resti” dell’incidente ferroviario sono sparsi un po’ dovunque in un raggio di circa 800 metri.

 

TRENI BLOCCATI PER QUASI 6 ORE

Immediato il blocco della linea ferroviaria rimasta completamente chiusa fino alle 23, e riaperta, a quell’ora, ma solo su binario. La situazione è ritornata alla normalità solo poco prima delle due nella notte tra venerdì e sabato.

I treni sono rimasti bloccati alle stazioni di Tortona e Voghera per ore, mentre l’unico convoglio che stava viaggiando sulla linea tra Pontecurone e Voghera (un interregionale proveniente da Milano) è stato bloccato in aperta campagna. I passeggeri sono stati fatti scendere e salire su un altro treno che li ha riportati alla stazione di Voghera.

Carabinieri e Polfer hanno lavorato per tutta la notte e soltanto sabato mattina sono riusciti a risalire all’identità della donna: questo è avvenuto grazie ad un frammento della tessera sanitaria da cui è stato possibile risalire all’identità della donna che è appunto Elena Petrache, rumena, trasferitasi a Pontecurone nel 2007 dove abitava insieme a due figli: Elena di 20 anni e Ion Dorel secondogenito di 23. La donna era madre anche di una terza figlia, primogenita, di 25 anni, sposata che non abita a Pontecurone. Il marito non abita in paese e non è dato di sapere se la coppia fosse divorziata o lui residente ancora in Romania.

 

LA DONNA NON ERA SOLA?

Secondo le testimonianze sembra che ad attraversare i binari, insieme alla rumena, ci fossero anche altre due persone che si sono salvate, ma per motivi che non sono stati ancora chiariti (forse si trattava di due stranieri privi del permesso di soggiorno) hanno assistito al fatto e si sono dati alla fuga. I due sarebbero stati visti da alcuni abitanti e si sarebbero rimasti incolumi perché si trovavano davanti alla donna.

Forse hanno visto il treno arrivare ed hanno allungato il passo o forse no, ma la presenza di questi due individui è ancora al vaglio delle forze dell’ordine. L’unico dato certo è che è il secondo incidente ferroviario che si verifica nell’arco di poche settimane e sempre perché i passeggeri non usano il sottopassaggio pedonale.

 

LA DISPERAZIONE DEL SINDACO ERNESTO NOBILE

Il primo cittadino di Pontecurone appena appresa la notizia è rimasto esterrefatto:“conoscevo Elena Petrache – dice – ormai faceva parte della nostra comunità. Era qui da diversi anni e prima aveva lavorato come badante in paese. Era una donna gentile ed educata, una donna sapeva sicuramente come comportarsi e per questo non riesco veramente a capire per quale motivo non abbia utilizzato il sottopasso che è stato costruito apposta. Non riesco ancora a capacitarmi come sia potuta accadere una cosa del genere: due morti in tre settimane che avrebbero potuto essere entrambe evitate.”

 10 novembre 2012