«La nostra battaglia non si esaurirà, siamo contrari ad un impianto che deturpa ambiente e paesaggio». Lo afferma in una nota il sindaco di San Bartolomeo al Mare Filippo Scola che, insieme all’Amministrazione Comunale, conferma il suo impegno nella salvaguardia del territorio. E’ una accesa e crescente polemica quella che riguarda l’ipotesi di installazione di pale eoliche lungo i crinali tra l’entroterra della cittadina del levante imperiese e la Val Merula, in territorio andorese. Non solo le comunità locali, ma anche l’Amministrazione Comunale esprime «una ferma opposizione, temendo che tali strutture possano snaturare irreversibilmente lo skyline, elemento distintivo e iconico del paesaggio costiero e delle valli interne, compromettendo al contempo l’equilibrio socio-economico del territorio. Precisiamo di non essere contrari alla politica green e quindi alle energie alternative, ma a questa tipologia di impianto che è assolutamente insostenibile». «Le preoccupazioni – sottolinea il sindaco Scola – non si limitano all’impatto visivo. I residenti e gli operatori del settore, infatti, temono che le imponenti opere di sbancamento necessarie per la realizzazione delle fondamenta e l’installazione delle gigantesche pale comprometterebbero in maniera significativa il paesaggio. E’ ben noto che la nostra economia è strettamente legata a un modello di sviluppo sostenibile che si fonda sulla valorizzazione della rete escursionistica, meta ambita per il turismo lento e naturalistico che traggono linfa proprio dall’autenticità e dall’integrità del territorio. Il fascino incontaminato del paesaggio interno è un’attrattiva cruciale per un segmento di turismo in forte crescita, e la sua alterazione potrebbe tradursi in un danno irreparabile per l’indotto locale. Tutta l’Amministrazione è coesa nel voler salvaguardare Monte Chiappa da un’opera i cui svantaggi sono evidenti, mentre i benefici restano incerti». Una presa di posizione che riassume il sentimento diffuso della comunità di San Bartolomeo:  la percezione di un rischio ambientale e socio-economico elevato a fronte di benefici non ancora tangibili, o insufficientemente dimostrati in termini di ricadute positive dirette per il territorio. Si teme che i vantaggi a lungo termine della produzione energetica possano essere marginali rispetto ai costi ambientali e sociali che le comunità sarebbero chiamate a sopportare. «Come Amministrazione – conclude il sindaco Scola – siamo pronti a difendere il territorio, chiedendo che ogni decisione tenga conto del delicato equilibrio tra progresso e conservazione del patrimonio paesaggistico locale».