Sezzadio – Questa mattina, una rappresentanza dei Carabinieri Forestali del Piemonte si è riunita presso la magnifica abbazia benedettina per celebrare il Santo PatronoSan Giovanni Gualberto, figura di grande rilievo nella storia religiosa e civile, la cui vita e i cui valori incarnati rappresentano un esempio di impegno, rispetto e tutela dell’ambiente, ancora oggi di ispirazione per coloro che operano nel settore della protezione della natura per la salvaguardia del patrimonio naturale italiano.

Con il comandante regionale, Col. Valerio Cappello, e i Carabinieri Forestali, il Prefetto di Alessandria, dottoressa Alessandra Vinciguerra, il Questore e il Sindaco del capoluogo, e i vertici dell’Arma territoriale, oltre alle principali autorità civili e militari delle province di Alessandria e Asti, gli esponenti delle realtà istituzionali e di interesse istituzionale dedite alla tutela dell’Ambiente e le Associazioni Nazionali dei Forestali e dei Carabinieri.

La bellissima cornice gotica dell’antico complesso abbaziale ha ricordato l’impegno quotidiano, determinato e spesso nascosto dei Carabinieri Forestali nel portare avanti i propri compiti d’istituto a tutela dei boschi, delle acque, del paesaggio e di tutto l’ambiente, come ricordato nel corso della celebrazione.

Giovanni Gualberto nasce nel 985 in Toscana, in una famiglia nobile, e si distingue fin dalla giovane età per il profondo amore per la natura e la giustizia. Dopo alcune esperienze, decide di consacrare la propria esistenza alla fede, fondando l’Ordine dei Vallombrosani, un ordine monastico che promuove i valori di pace, giustizia e rispetto per tutte le creature viventi.

Il forte senso di giustizia e il rispetto nei confronti degli animali e dell’ambiente si riverbera in molte narrazioni, come nell’episodio avvenuto durante una battuta di caccia, quando si oppone a un compagno che vuole uccidere un volatile, dimostrando così l’impegno a difendere la vita in tutte le sue forme. Il gesto, simbolico, rappresenta il profondo rispetto per la natura e la volontà di promuovere la tutela degli esseri viventi.

Proprio presso l’Abbazia di Vallombrosa, nel 1869 viene istituita la prima scuola forestale d’Italia e, nel corso del XX secolo, le virtù e i valori incarnati dal Santo vengono riconosciuti come fondamentali per coloro che si dedicano alla tutela dell’ambiente.

Nel 1951, Papa Pio XII nomina San Giovanni Gualberto patrono dei Carabinieri Forestali (ex Corpo Forestale dello Stato) e di tutti coloro che si impegnano nella tutela dell’ambiente, scegliendo il 12 luglio, giorno della morte, per la sua celebrazione.

Nella preghiera del Forestale, viene invocata la sua benedizione, affinché possa guidare l’operato di chi è chiamato ad adempiere al compito di “conservazione, cura e difesa delle cose più belle del Creato”.