In una splendida giornata della prima decade di maggio si è concluso, a bordo di Costa Smeralda, una delle “navi-ammiraglie” della flotta Costa, il progetto “Write your Business Case” che, alla fine del precedente anno scolastico, aveva coinvolto gli studenti dell’Istituto Santachiara di Tortona e Voghera e l’attuale classe 4AR Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Istituto Marconi di Tortona.
Scaturito da una condivisione di prospettive che uniscono Derthona Basket a Costa Crociere, il progetto si è articolato con l’obiettivo di diffondere tra le nuove generazioni i valori di inclusività e attenzione che caratterizzano il modo di “fare sport” della squadra di basket tortonese e quello di “fare turismo” della famosa compagnia di navigazione turistica italiana.
Dopo mesi di trepidante attesa, la nostra avventura è iniziata al porto di Genova, dove la nave dei sogni Costa Smeralda era all’ancora, Una volta espletate le attente procedure di sicurezza e di controllo delle identità siamo finalmente saliti a bordo di questo incredibile colosso del mare. Ad accoglierci l’Amministratore Delegato di Derthona Basket Ferencz Bartocci che, dopo una breve introduzione e le foto di rito, ci ha affidati ai rappresentanti della Compagnia e dell’equipaggio. Abbiamo così potuto visitare le zone più affascinanti e suggestive della città galleggiante: dal casinò all’area shopping e al teatro, dove ci è stato illustrato tutto il complesso e frenetico lavoro che si svolge dietro alle quinte di ogni spettacolo; dalla zona relax, dove i passeggeri si possono concedere una giornata dedicata al benessere ed alle cure personali, fino alle immense cucine, regno indiscusso del capo-chef, (italianissimo), che orchestra con impareggiabile maestria l’organizzazione delle sale di ristorazione, distribuite su più ponti e gestite da personale internazionale. Simile ad un gigantesco alveare, brulicante di persone, ognuna inserita in un ruolo di competenza specifico, la nave non è solo un prodigio di tecnologia navale. Proporzionato alle dimensioni titaniche della Smeralda il lavoro di squadra assume qui le caratteristiche di un meccanismo e di una funzionalità tanto perfetti quanto imprescindibili, dove tutto è armonizzato e previsto, compreso…l’imprevisto!
Dopo il pranzo, decisamente apprezzato, in uno dei lussuosi ristoranti della nave, un’ultima visita ai ponti esterni. La vista mozzafiato sul mare, sull’orizzonte, sulla città superba ha subito fatto scaturire in ognuno di noi la voglia di partire, di viaggiare, di conoscere e di fare esperienze.
Se questo progetto ci ha dato l’opportunità di vedere e comprendere la realtà professionale ed il business dei viaggi organizzati via mare, non sono per questo mancati spunti di riflessione più personali ed intellettivi: il viaggio è una specie di porta, attraverso la quale si esce dalla realtà quotidiana come per gioco, avventurandosi in un’altra, una parentesi su noi stessi, inesplorata, sognata, mai uguale.
Martina PERINI – 4AR Amministrazione, Finanza e Marketing