Cucina e zona living all’interno dello stesso ambiente è una scelta di pregio, carattere e personalità. La progettazione tiene conto delle aree funzionali e del comfort, lasciando spazio per la cura dei dettagli e un’armonia stilistica d’effetto. Vediamo insieme alcune soluzioni d’arredo da prendere in considerazione.

Stili di arredamento per la cucina e zona living

Scegliere lo stile giusto per cucina e soggiorno significa costruire un racconto coerente, che possa accompagnare la quotidianità e accogliere la naturalezza di ogni movimento.

Indipendentemente dallo stile scelto, il tavolo da pranzo è il protagonista dell’ambiente, un elemento di raccordo tra la convivialità della cucina e il relax del living. Se posizionato con intelligenza, diventa capace di dare ritmo allo spazio. Può fungere da divisorio visivo tra le aree, unire con eleganza i due ambienti, oppure diventare il cuore pulsante dell’intero open space. Per di più, permette di sfruttare al meglio la superficie disponibile, garantendo flessibilità sia nei pasti quotidiani che nelle occasioni speciali.

Un tavolo rotondo aiuta la fluidità nei passaggi, uno rettangolare delimita meglio gli spazi. I materiali si orientano verso il legno grezzo per ambienti rustici, vetro per quelli contemporanei, laminato o ceramica per una maggiore praticità. Le sedie attorno, anch’esse elemento di stile, possono essere coordinate o volutamente “spezzate”, in base all’effetto desiderato.

Tra gli stili da prendere in considerazione troviamo:

  • il moderno minimalista, perfetto per chi ama linee pulite, materiali tecnici e colori neutri;
  • lo stile industriale, con metalli grezzi, legni scuri e mattoni a vista;
  • il nordico, luminoso, funzionale, con toni chiari e materiali naturali.

Non manca il calore dello stile rustico o country chic, fatto di legno massello, tinte polverose e piccoli dettagli vintage, fino a soluzioni più eclettiche e personalizzate.

Gli spazi condivisi devono seguire lo stesso stile?

Una delle domande più comuni quando si arreda un open space riguarda la coerenza stilistica. Meglio seguire un’unica linea oppure giocare con stili diversi per marcare le funzioni? La risposta potrebbe dipendere dallo spazio a disposizione.

In ambienti piccoli, avere uno stile unitario e coerente aiuta a evitare confusione visiva, rendendo l’ambiente arioso e armonioso. In quelli ampi, al contrario, si può osare, mescolando linguaggi differenti, a patto che ci sia un “filo conduttore”.

Il filo potrebbe riguardare un materiale ricorrente, un colore, una texture condivisa tra i due ambienti. Spezzare lo stile è consentito, seppur sia necessaria una determinata consapevolezza. Che cosa significa? I colori e gli arredi devono dialogare tra loro, creando un insieme equilibrato e non caotico. Il contrasto ben gestito è un’arma potente; per esempio un divano in velluto senape in un contesto neutro può diventare un accento stilistico, allo stesso modo di una parete decorata a contrasto dietro alla zona pranzo.

Il segreto è evitare l’accumulo disordinato, poiché ogni elemento deve avere uno scopo, visivo o funzionale. Per questo la progettazione deve tener conto della luce naturale, dei percorsi interni, della presenza di punti focali quali camini, isole cucina o pareti particolari. Coordinare non significa omologare, bensì orchestrare gli elementi con una visione d’insieme di alto livello.

Arredamento cucina e zona living: soluzioni e consigli

Nel momento in cui si desidera ottenere una separazione funzionale e visiva tra cucina e soggiorno, pur mantenendo l’apertura spaziale, entrano in gioco i divisori. Non servono muri pieni, sono sufficienti soluzioni leggere che suggeriscono la distinzione tra le funzioni, mantenendo la continuità dello spazio.

Tra le opzioni semplici spiccano le scaffalature bifacciali, ideali per contenere e al tempo stesso separare. Possono ospitare libri, oggetti decorativi o elementi verdi, e restano sempre accessibili da entrambi i lati.

Le porte scorrevoli in vetro sono perfette per una maggiore flessibilità: si aprono completamente quando serve continuità e si chiudono per definire i due ambienti nei momenti intimi o pratici.

Oltremodo i divisori in tessuto, quali le tende spesse o i pannelli scorrevoli in lino grezzo, permettono di creare scenografie dinamiche e leggere. Una soluzione strutturale è data dalla parete in cartongesso parziale con nicchie integrate, ideale per ospitare il televisore da un lato e dei contenitori dall’altro.

Gli interior designer puntano sul potere della disposizione dei mobili a disposizione, che fungono da confini naturali. Dall’isola o penisola della cucina, il divano con schienale di design o un tavolo lungo. A ciò si aggiunge l’illuminazione, preferendo dei faretti orientabili o lampade a sospensione, giocando in tal modo con la luce che suddivide oltremodo gli spazi.

La scelta di ogni elemento si basa sullo stile, le proporzioni e l’ambiente a disposizione facilitando la funzionalità e la manutenzione.

Colori e materiali: quali sono i migliori?

Quando si arreda un open space che comprende cucina, zona pranzo e living, la scelta dei colori e dei materiali è decisiva per ottenere un risultato equilibrato. L’armonia visiva si costruisce attraverso un linguaggio coerente, che accompagna lo sguardo senza generare contrasti eccessivi o accostamenti forzati.

Il consiglio generale è di limitarsi a tre, massimo quattro materiali e colori principali, riproponendoli con coerenza nei vari elementi d’arredo. Se il pavimento è in legno chiaro, lo stesso si potrebbe richiamare nel tavolo, nei pensili della cucina o nelle gambe delle sedie. Il metallo nero opaco si ripropone nelle maniglie, nei finish dei punti luce o nei vari dettagli decorativi.

All’interno di un ambiente di piccole dimensioni, ci si orienta verso delle tonalità neutre e superfici continue, per dare respiro allo spazio e ottenere un senso di apertura. Le tinte naturali (tra cui il sabbia, il bianco e il tortora) contribuiscono a donare un effetto rilassante e ordinato. È bene evitare gli accenti vitaminici complessi, per non appesantire.

Materiali e consigli

Il discorso è identico per la scelta dei materiali, considerando che la cucina e il soggiorno di norma condividano lo stesso pavimento. Questo significa che si dovrebbe optare per un prodotto resistente, gradevole al tatto e alla vista. Una soluzione da prendere in considerazione è il parquet trattato o il gres porcellanato effetto legno, esteticamente perfetti e resistenti all’umidità. Per i rivestimenti verticali si potrebbe valutare una parete in pietra naturale, una carta da parati o dei pannelli in legno, elementi che aiutano a creare un “effetto fondale” che valorizza la zona living.

Il trucco si pone nel giocare per sottrazione, ovvero non aggiungere elementi di riempimento, optando per pochi oggetti con una funzione chiara, estetica o pratica.

Come insegnano i grandi maestri del design, la semplicità non è mai banalità. L’ordine visivo, la coerenza cromatica e la selezione attenta dei materiali trasmettono un senso di accoglienza e benessere che si percepisce subito, anche solo entrando nella stanza.