L’Impresa Lirica Tamagno riporta in scena “La traviata” di Giuseppe Verdi, coprodotta con Camponeschi & Music Arts Production per il Circuito Lirico Piemontese 2025. L’opera narra, com’è noto, il dramma della cortigiana Violetta Valéry (soprano), la cui vita è segnata dall’amore di Alfredo Germont (tenore) e dal successivo, straziante sacrificio richiestole da Giorgio Germont (baritono), padre di Alfredo, per salvare l’onore della famiglia.
La regia originale di Davide Garattini Raimondi è ripresa da Barbara Palumbo, che ha enfatizzato una lettura intima e viscerale e che cura anche le coreografie del corpo di ballo Arteka. La direzione musicale è affidata al maestro Sirio Scacchetti, alla guida dell’Orchestra Bartolomeo Bruni e del coro lirico Francesco Tamagno. Scene e costumi sono di Danilo Coppola, il disegno luci è di Paolo Vitale.
L’allestimento è incentrato su un approccio minimalista e sull’esplorazione psicologica dei protagonisti. Forte il simbolismo cromatico con il primo atto dominato dal bianco e nero e la scena divisa da una tripolina, una tenda di fili sottili che separa la sala da pranzo dallo spazio risevato al coro. Un elemento distintivo è la presenza di donne vestite da sposa, che simboleggiano il “sogno irraggiungibile” della protagonista. Spiega la regista: “Le spose rappresentano per Violetta il desiderio di una storia d’amore normale, tutto quello che lei vorrebbe essere e non è”.
Il finale del secondo atto (la festa di Flora) rovescia questa sobrietà con un tripudio di rossi e di neri, ricreando un’atmosfera volutamente esagerata: “Quasi sguaiata, pacchiana, arricchita da oggetti dorati – osserva ancora Barbara Palumbo -: esagerando potremmo definirlo un effetto discoteca”. In netto contrasto, il terzo atto, volontariamente scarno, disadorno e freddo, ambientato in un ospedale con un letto in scena e l’austerità visiva interrotta solo da fiori rossi nel proscenio.
Il maestro Sirio Scacchetti punta a dare risalto al dramma verdiano con grande attenzione alla parola, agli accenti, alle intenzioni e alla psicologia dei personaggi. “Dietro ogni parola, ogni nota si nasconde un mondo. Le feste possono essere galanti, ma vi si può leggere anche un significato orgiastico. Violetta può essere vista come vittima o una che ha fatto la sua scelta, Germont padre un uomo che si preoccupa della sua famiglia o un cattivo. E questo si riflette a livello musicale, passando dai toni più lirici a quelli sinfonici o drammatici. Questa grande dualità è il grande fascino, secondo me, di quest’opera. Verdi ci offre mille sfaccettature ed è mia intenzione tirare fuori colori musicali e intenzioni drammatiche”.
Il soprano Aleksandrina Mihaylova interpreta la protagonista, Violetta Valery, mentre il tenore Rino Matafú è Alfredo Germont, il baritono Antonino Giacobbe ha il ruolo di Giorgio Germont. Il mezzosoprano Elena Belfiore è Flora Bervoix, affiancata da Erika Fornero (Annina), Fabio Sabadini (Gastone, Visconte di Létorières), Davide Canepa (Il Barone Douphol), Denis Bongiovanni (Il Marchese d’Obigny) e Samuele Sparacio (Il Dottor Grenvil). Completano il cast Gino Sforza (Giuseppe), Bruno Savoia (Un domestico) e Gabriele Barinotto (Un commissionario).
“Proponiamo un allestimento curato e minimale di questo capolavoro verdiano – dice Giuseppe Raimondo, direttore artistico dell’Impresa Lirica Tamagno -: una lettura scenica capace di dialogare con il pubblico contemporaneo. Con il Circuito Lirico Piemontese abbiamo dato vita a un
importante progetto: grazie alla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private è stata promossa la circuitazione di produzioni di qualità nei nostri teatri storici, favorendo il debutto di giovani professionisti del settore”.
“La traviata” della Lirica Tamagno andrà in scena sabato 22 novembre alle 20,30 al Teatro Municipale di Casale Monferrato.
Il costo dei biglietti è di 28 euro (platea e palchi), 24 euro (loggione e Under 30) e 20 euro (Under 18). Acquisti su Vivaticket, info biglietteria 0142-444.314.
Main partner: Ministero della Cultura, Comune di Casale Monferrato, Fondazione Cr Alessandria, Fondazione Crt Torino, Regione Piemonte.





