Riceviamo e pubblichiamo:

Le piazze del 22 settembre hanno inviato un messaggio chiaro: proseguire la mobilitazione a oltranza contro il genocidio a Gaza, contro i piani di spartizione imperialista contro il sempre più imminente e probabile attacco alla Sumud flotilla e alle imbarcazioni dirette verso Gaza, contro il peggioramento delle condizioni di vita e lavoro di milioni di lavoratori per finanziare e sostenere guerre e genocidi!

Proprio in questo senso la nuova giornata di sciopero generale del 3 Ottobre, proclamata dal S.I.Cobas per tutti i settori pubblici e privati, vuole essere un ulteriore passo di una mobilitazione che si allarga e che si pone l’obiettivo della generalizzazione della lotta sui luoghi di lavoro, in primis in quei settori che rappresentano i principali gangli dell’economia capitalistica, del rifornimento di armi, merci ed equipaggiamenti diretti allo stato genocida di Israele e più in generale dell’economia di guerra: vale a dire i porti, la logistica e l’industria bellica.

La guerra e il genocidio cominciano da qui e sono difesi, giustificati, finanziati e alimentari dai padroni e dai governi, in primis quello italiano.

Il 3 Ottobre tanti lavoratori e lavoratrici, studenti e precari – tutti quegli sfruttati e sfruttate a cui quotidianamente vengono chiesti sempre nuovi e piú ingenti sacrifici, a cui si negano rinnovi contrattuali e la possibilità di aumenti salariali decenti, a cui si racconta che non c’è piú spazio oggi per servizi sociali universali, a cui si limita sempre piú sui posti di lavoro e sui territori agibilitá politica sindacale con decreti “sicurezza” sempre piú repressivi- riprenderanno parola nelle piazze, davanti i cancelli delle fabbriche, dei porti e dei poli logistici per riaffermare un punto di vista proletario contro genocidio, guerra, economia di guerra e sfruttamento!

Dopo le importanti giornate di blocco al porto di Genova, ampliamo la mobilitazione al suo retroporto, costruendo nella giornata di sciopero generale reale del 3 Ottobre, un momento di lotta reale al polo logistico di Tortona, concentramento e crocevia di decine di magazzini, aziende, piattaforme logistiche da cui passano merci anche per Israele, dove quotidianamente vengono sfruttati centinaia di lavoratori e lavoratrici che faticosamente si stanno organizzando per conquistare salario e dignitá e che oggi non vogliono essere complici, anche solo con il silenzio, della macchina di sfruttamento, morte e guerra!

A tutti i lavoratori e le lavoratrici, gli studenti e studentesse e chiunque voglia mobilitarsi, diamo appuntamento al picchetto che venerdí 3 Ottobre, si terrá a partire dalle ore 7, la polo logistico di Tortona, località San Guglielmo (AL), SP 211!

Scioperiamo, picchiettiamo, lottiamo: non un chiodo, non un collo, non un bilico per la logistica di guerra e di sfruttamento!

Portiamo la mobilitazione nel cuore della logistica tortonese!

SI cobas