In occasione della prima edizione della “Festa del Copatrono – San Luigi Orione” tenutasi dal 21 al 23 giugno a Pontecurone, la Biblioteca Comunale Sandro Castelli ha organizzato la mostra d’arte collettiva “Opere di… carità e solidarietà” curata da Giovanna Franzin, presso la Sala Polifunzionale “G. Berri” in via Emilia n° 76.
La curatrice dell’esposizione, in omaggio a San Luigi Orione, ha chiesto agli artisti di esplorare i temi della carità e della solidarietà di cui il santo pontecuronese è stato un modello. Hanno aderito quattordici artisti locali che utilizzano tecniche e stili molto diversi. Il pubblico numeroso che si è susseguito nei tre giorni di apertura dell’esposizione ha apprezzato la varietà dei lavori proposti e la sensibilità con cui gli artisti si sono accostati al tema centrandone perfettamente i nuclei fondamentali. Ogni artista ha inoltre lasciato un commento che, esposto insieme alle opere, ha dato modo ai visitatori di approfondire le riflessioni che le hanno generate.
Tutti gli artisti hanno dato un contributo prezioso: Gabriele Armellini, nel suo stile raffinato, ha utilizzato i toni rossi e gialli per far emergere dal fondo nero la luce che la solidarietà porta a chi è nel bisogno; Pietro Bisio ha fatto riflettere sul tema della solidarietà ai malati con il suo “Bambino in ospedale” realizzato con la china; Domenico Brignani ha rappresentato il tema del dono solidale con delle mani che si uniscono su un collage di lettere autentiche scambiate tra don Orione ed i benefattori delle sue opere di carità; Lucia Conti ha riproposto con ampie pennellate su una tavola di grandi dimensioni il dialogo delle mani rifacendosi alla “Pietà” di Giovanni Bellini; Sonia Delponte ha fatto riflettere sulle condizioni di disagio e sofferenza dei bambini in contesti di guerra; Fabrizio Falchetto con i suoi assemblaggi polimaterici e il suo omino di carta ha ricordato che la carità si esprime anche in un gesto d’affetto verso chi è “povero” di attenzioni e che ogni nostra parola e azione dovrebbe essere guidata dall’amore e dalla comprensione; Ghirighori ha realizzato gli inconfondibili ghirigori su un elefante indicato nel Bestiario di Leonardo come animale solidale e in un’altra opera li ha utilizzati per riempire le sagome di vittime del conflitto a Gaza e portare una voce di denuncia rispetto alle ipocrisie del mondo attuale; Lorena Lavezzo con due lavori nei toni del blu e dell’azzurro ha espresso il tema dell’indifferenza verso chi vive ai margini della società; Vincenzo Maggio, in uno stile figurativo ma con una tecnica moderna e personale, ha rivisitato opere sacre di autori classici ; Rino Mastarone ha ritratto con sovrapposizioni di rete metallica due argentini che in modi diversi hanno dedicato la vita agli altri (Che Guevara e Papa Francesco); Daniela Moro ha usato i pastelli morbidi su tela di cotone per raffigurare l’amore incondizionato di una mamma che allatta il suo bambino; Rimoe ha fatto una profonda riflessione sulle lettere delle parole carità, solidarietà e speranza e ne ha tratto una rielaborazione grafica in stile lettering, come un dialogo-preghiera a San Luigi Orione, che saputo incarnare nel suo operato queste parole; Rossella Sartorelli si è ispirata al Libro Nel mare ci sono i coccodrilli per denunciare chi approfitta del bisogno altrui, come gli scafisti-coccodrilli delle rotte migratorie nel Mediterraneo; Gian Piero Vignoli ha proposto un progetto grafico per una campagna a favore della solidarietà che invita ad andare oltre le apparenze giocando con lo sguardo di Don Orione ritrovato in quattro personaggi molto diversi.
La mostra si è arricchita di poesie sui medesimi temi, selezionate dal poeta pontecuronese Raffaele Floris, dai lavori di autori come Corrado Bagnoli, Laura Corraducci, Maurizio Gabbana e Stefano Reesposte alla fruizione dei visitatori accanto alle opere pittoriche.