L’anno scolastico che si è appena concluso ha visto ancora una volta l’impegno del centro antiviolenza me.dea nelle scuole del territorio, con l’obiettivo di costruire una cultura di parità di genere e non violenta, partendo dalle nuove generazioni e in particolare dagli alunni più piccoli.

Una delle novità della nuova edizione del progetto #SAVE – Sensibilization Against ViolEnce – denominato #SAVE2 – è consistita, infatti, nella decisione di rivolgere per la prima volta questa proposta formativa alla scuola primaria.          
Il progetto come sempre è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità, in collaborazione con la Regione Piemonte.


#SAVE2 si è articolato in più percorsi di formazione rivolti in parallelo a studenti e docenti di 4 istituti scolastici del territorio per un totale di 13 classi coinvolte e loro insegnanti: Istituto Tecnico Industriale Statale I.T.I.S. Alessandro Volta di Alessandria, Istituti Superiori “Leardi” e “For. Al” di Casale Monferrato e Istituto Comprensivo “Francesco Negri” sempre di Casale Monferrato.
Interessata anche la Scuola Angelo Custode di Alessandria con un incontro in plenaria.

Complessivamente il progetto ha coinvolto 360 studenti e 60 insegnanti.

Il progetto ha dato continuità ad un lavoro articolato avviato qualche anno fa e che prevede il coinvolgimento di giovani ed adulti, con ruoli e competenze diverse. I percorsi, infatti, sono stati divisi ed articolati su due differenti piani: uno ha coinvolto alunni e alunne con l’intento di offrire loro uno spazio protetto dentro cui confrontarsi ed esprimere le proprie fragilità relazionali. L’altro, rivolto agli insegnanti, mirava a offrire al gruppo docenti strumenti di osservazione consapevole, per permettere loro di percepire e cogliere i segnali e gli effetti di possibili violenze, siano esse subite, assistite o agite, e potere intervenire in maniera efficace e tempestiva.

Particolare attenzione è stata dedicata ai più piccoli.

Gli alunni e alunne tra i 6 e i 10 anni hanno ricevuto stimoli sul riconoscimento delle emozioni; i ragazzi e le ragazze tra gli 11 e i 13 anni, in profonda trasformazione sia sul piano fisico che sulla maturità psicologica, hanno lavorato sugli stereotipi di genere, cui si sente il dovere di appartenere.

I percorsi formativi sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra la capofila A.P.S. me.dea e Fuoricampo Film,  collettivo di filmmaker torinesi attivo da anni della realizzazione di cortometraggi, videoclip e documentari, con cui me.dea ha attivato da qualche anno una proficua collaborazione. In particolare Fuoricampo Film ha documentato l’intero percorso progettuale e nelle prossime settimane produrrà  un video-racconto.

Come nel 2023, anche quest’anno la partecipazione ai laboratori è stata numerosa e molto attiva, a conferma di un bisogno educativo e formativo importante.

L’Aps me.dea è già al lavoro per programmare le iniziative per il prossimo anno scolastico.
Le scuole interessate ad ospitare questo genere di laboratori e, in generale, l’attività formativa del centro antiviolenza possono contattare me.dea, scrivendo una mail a:
formazione@medeacontroviolenza.it.