Domenica 1 ottobre 2023 si sono concluse le mostre a San Sebastiano Curone per commemorare nel suo paese natale il grande artista Felice Giani.     Artista anticonvenzionale tra fascino dell’antico e tensioni preromantiche è il titolo che riunisce le mostre sansebastianesi ed è il tema sviluppato dai curatori Vincenzo Basiglio e Marcella Vitali con il supporto, all’interno del comitato di studi, di storici dell’arte come Aurora Scotti e Vittorio Sgarbi.

Inaugurate lo scorso 2 luglio, all’Archivio Piero Leddi, che ha la sede sansebastianese alla Casa del Principe Doria, Marcella Vitali ha curato la mostraDisegni di Felice Giani raccolti da Piero Leddi”; in piazza Roma, nella sede dell’APG, Vincenzo Basiglio e Vittorio Sgarbi hanno proposto “Felice Giani e dintorni, opere da collezioni private”, mentre all’Oratorio della Trinità ha trovato uno spazio di ampio respiro “Il viaggio da Faenza a Marradi”, considerato uno dei capisaldi dell’arte di Giani e del paesaggio innovatore di fine Settecento, opera elogiata dal grande storico dell’arte Roberto Longhi in quanto “lavoro che servirà per i giovani delle accademie per i prossimi trecento anni”. I 22 grandi fogli a matita e matita grassa, provenienti dal Fondo Piancastelli della Biblioteca Saffi di Forlì, autentico giacimento di materiale straordinario sul nostro artista, sono arrivati in prestito grazie all’estrema disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Forlì, in particolare del Vice Sindaco Daniele Mezzacapo e per merito della sensibilità e preparazione di Maurizio Tassani e Maura Parrinello, responsabili della conservazione dei Fondi Antichi della città romagnola.


Le mostre, corredate da un catalogo di 150 pagine, hanno inaugurato le iniziative dedicate all’artista nel bicentenario della sua morte e hanno raccontato la storia dei rapporti tra Felice Giani (San Sebastiano Curone, 15 dicembre 1758 – Roma, 11 gennaio 1823) e la città di adozione Faenza che, con la contigua Forlì, le sue istituzioni e i suoi artisti sono diventati per lui una seconda patria,  tanto da farlo ricordare come “il faentino” evidenziando il ruolo del pittore sansebastianese nella storia della collezione della pinacoteca di Faenza e della biblioteca di Forlì  che conserva il prezioso Fondo Piancastelli.

Il pubblico, in particolar modo quello giovane, ha risposto positivamente all’iniziativa, come confermato sia dall’incremento dei visitatori, sia dall’apprezzamento espresso sulle piattaforme digitali. Notizia confortante è che i numerosi giovani che si sono avvicinati, hanno collaborato e si sono iscritti all’APG, supportando magnificamente gli organizzatori durante i turni delle aperture; un grande ringraziamento in questo senso va all’associazione SIPBC e al suo segretario nazionale Rocco Diana per l’importante contributo per la sorveglianza in mostra.

L’omaggio a Felice Giani sta ora proseguendo a Tortona, grazie al patrocinio del Comune e al sostegno della Diocesi di Tortona, con le due importanti mostre di Palazzo Guidobono e del Museo Diocesano, inaugurate il 16 settembre e che rimarranno aperte fino al 17 dicembre 2023. Sempre a cura di Vincenzo Basiglio e Marcella Vitali con il supporto del comitato di studi composto da Don Massimiliano Floridi, Donatella Gabba, Edoardo Gastaldi, Aurora Scotti, Maurizio Tassani e  Vittorio Sgarbi, sviluppano altri due temi:  a Palazzo Guidobono, “Felice Giani e il Nuovo Classicismo Eterogeneo e Preromantico” vede la presenza di circa 80 opere, con numerosi inediti, provenienti da importanti collezioni pubbliche e da numerosi collezionisti privati, disposte cronologicamente seguendo l’attività dell’artista, con una nutrita presenza di opere a cavalletto, a olio e a tempera e con disegni di grandi dimensioni, espressione della grande maestria del nostro pittore.

Un ringraziamento particolare a Lorenzo Leddi e all’Archivio Piero Leddi per il sostegno economico.