I consulenti tecnici Cia Alessandria stanno monitorando la situazione della campagna di raccolta degli associati sia per quanto riguarda le uve, sia per le nocciole, due colture molto significative per la provincia.

Come prima valutazione di vendemmia, per l’annata 2023 bisogna distinguere i giudizi in termini di qualità e di quantità. Dal punto di vista della qualità dei prodotti, gli standard dovrebbero essere abbastanza alti mentre la quantità paga le conseguenze dalla siccità e altri eventi atmosferici avversi. In particolare, nell’Ovadese la vendemmia è iniziata alcuni giorni fa solamente per chi raccoglie uve atte ad Alta Langa (Pinot e Chardonnay base spumante): per una valutazione più reale bisogna attendere ancora una quindicina di giorni. Nella zona dell’Acquese, negli aromatici (in particolare le uve Moscato) vendemmiati prima delle piogge dei giorni scorsi si è riscontrata resa ridotta a causa della siccità, ma buona qualità. Gli effetti della siccità sono invece sensibilmente ridotti nei vigneti in cui l’esposizione in tempi passati sarebbe stata definita poco vocata e che adesso ha permesso agli impianti di trattenere maggiore umidità e di sopravvivere, senza disidratare i grappoli. L’acqua delle ultime piogge sicuramente sarà di grandissimo aiuto per le uve che andranno in vendemmia in questi giorni e tra qualche settimana. Nella zona del Casalese, è in avvio nei prossimi giorni la raccolta delle uve bianche; la Cantina di San Giorgio, ad esempio, stabilirà l’inizio delle operazioni di raccolta durante l’assemblea dei soci prevista il 3 settembre. A Vignale Monferrato si registra una riduzione della produzione a causa della grandine (in alcuni vigneti fino all’85%, dato accertato dai tecnici delle assicurazioni), ma dove il vigneto non è stato colpito si prevede una buona produzione per resa, qualità e grado zuccherino. A Camino c’è qualche danno da grandine ma si prospetta in generale una buona vendemmia. A Rosignano Monferrato i grappoli sono piccoli e poco pesanti; il miglioramento sarà dato dalle piogge recenti. Le uve barbera saranno raccolte dal prossimo 15 settembre.


Riguardo le nocciole, contrariamente alle aspettative, la produzione è generalmente più scarsa rispetto allo scorso anno: nell’Ovadese hanno impattato negativamente la cascola in preraccolta sulla quantità e siccità prolungata sulla resa. Nella zona dell’Acquese è stato segnalato un prodotto di buona qualità, un bel calibro, difetti di cimiciato e avariato non eccessivi, ma purtroppo di quantità scarsa: circa il 30% in meno della scorsa annata sulle piante giovani, percentuale che sale fino al 40% negli impianti più datati. Più grave la situazione del Casalese, dove alcune aziende segnalano fino ad un dimezzamento netto della raccolta rispetto all’anno scorso.