Tu sei un traditore è un romanzo che non si vive in nessun luogo, solo dentro sé stessi. I dubbi esistenziali, i sentimenti, il percorso di formazione del giovane protagonista non saranno infatti altro che un modello offerto al lettore, un sentiero già tracciato, un modo per rispecchiarsi e quindi conoscersi. Perché guardarsi allo specchio non è sempre futile, a volte cambia la vita.

Cercare il vero traditore sarà, in ultima analisi, la misteriosa indagine di questo romanzo, tra avventura e thriller, ma non solo. In un luogo irreale, incantato e suggestivo dal sapore antico, è lungo e impervio il sentiero per arrivare a conoscersi; fortunatamente Andrea potrà contare su molte persone che gli camminano a fianco o che incrociano per caso la sua strada. Anche se lui, alle coincidenze, non ci crede ancora….

E’ questa l’introduzione all’ultimo libro di Filomena Iovinella, “Tu sei un traditore” un’opera importante dell’autrice torinese ma originaria di Napoli che ci fa immergere in qualcosa di veramente particolare.


Tirai su per il naso e asciugai il viso spingendo forte la porta per entrare, avevo l’impressione di essere stato via un anno, da non riconoscere più le mie abitudini, invece ero stato lontano solo poche ore in cui avevo provato di tutto ed ero (per aiuto divino, forse) rientrato sano e salvo tra quelle mura, sfinito e rinnovato, non più ragazzino, di sicuro.

“Questo passaggio del mio scritto – spiega Filomena Iovinella – descrive il protagonista in una delle sue tante scorribande per il paese e non solo. Andrea era andato in giro per il borgo medioevale, alla scoperta di un mondo, che lui stesso vedeva in quell’orizzonte annebbiato tra le vette e le nubi ed era rientrato a casa del nonno, con il cuore in gola. Non era mai stanco di ricercare la verità.”

Filomena, perché hai scelto questo genere di racconto che vede un protagonista forse un po’ atipico nel panorama letterario?

Questo testo è nato un po’ di più di un anno fa. Ero alla ricerca di un nuovo percorso interiore e così di botto, come spesso accade, in una semplice domanda, è scattata la natura del romanzo, scintillando l’incipit. Questo è un romanzo di formazione, è un ragazzino a parlare e a crescere lungo le pieghe dell’interrogativo: “E dimmi Andrea cosa vuoi fare da grande?”. I capitoli riportano gli anni di Andrea e la sua evoluzione di sé.”

Bene, ma raccontaci qualcos’altro di particolare, qualcosa che rende giustamente quest’opera originale e unica

Un secondo passaggio molto bello per me è stato creare e immaginarmi la location, il paese di Puntabelli è un luogo magico, molto simile alla natura della fanciullezza, difatti nella sinossi si dice proprio ciò: Tu sei un traditore è un romanzo che non si vive in nessun luogo, solo dentro sé stessi. Non è una scelta causale questa, perché la mia scrittura ha molti tratti onirici, formativi, interiori; posso dire con grande orgoglio che sono cresciuta con il mio personaggio Andrea, questo ragazzino, ha saputo darmi tanto, sperando che lasci tanto anche ai miei lettori, perché è bello far parlare il proprio bambino interiore.

Vero, ma ogni romanzo che si rispetti deve avere anche una trama interessante, quali sono le caratteristiche di “Tu sei un traditore”?

La trama ha un qualcosa di oscuro che cattura la grandissima fantasia del piccolo protagonista, ma sfiora anche le credenze limitanti dei grandi, che pur percorrendo i tempi, io trovo sia un tema attuale, con cui la società deve fare i conti, anche con il potere e l’esercizio del potere, lega molto e si sviluppa la narrazione. Cercare il traditore spero crei quell’alchimia e quel gusto di leggerlo. Il traditore a volte siamo anche noi, contro noi stessi, seguendo scelte non in linea con la nostra indole. Sembra facile ma non lo è, restare coerenti con il nostro sentire è faticoso e spesso sfugge. Questa è un’esigenza del mio protagonista, che ho voluto proporre, per riportarlo ai miei lettori.      

Il libro è stato anche presentato al Salone del Libro di Torino riscuotendo ampi consensi

Si! Sono stata al salone del libro di Torino domenica scorsa, è stata una grande emozione. La mia casa editrice ha sede a Città di Castello e sono stata ospite dalla Regione Umbria, nel loro spazio espositivo. Questo è il mio terzo romanzo che pubblico con luoghinteriori e con Antonio Vella, un editore a cui ripongo la mia fiducia. Ogni libro ha varie fasi, ognuna di essa lascia un segno, ma quando è pronto e si presenta al pubblico è davvero una magia, una parte di me lascia il nido e vola, questa la mia sensazione. 

CHI E’ FILOMENA IOVINELLA

Filomena Iovinella è nata a Frattaminore in provincia di Napoli E oggi vive a Torino. Ha conseguito la maturità tecnica e contabile e ha frequentato il corso di laurea Dams (Discipline delle arti e della musica e dello spettacolo) presso Università degli Studi di Torino. Negli anni ha partecipato a vari concorsi letterari vincendo nel 2013 con la fiaba “Segui me” il Premio Letterario internazionale di Pomezia e ottenendo diverse menzioni di merito in ambito narrativo, poetico fotografico come quella ricevuta per il racconto “Trent’anni d’attesa” in occasione del concorso Nazionale di poesia e Narrativa “Dimensione autore” anno 2019.

Diverse sono le sue pubblicazioni in formato ebook tra cui la silloge L’inizio della fine, la fiaba, l’ultima favola e il racconto E un giorno arrivò la libertà. Nel 2018 ha dato alle stampe “per volere del mio cuore” e nel 2019 “Impavida e Guerriera” Con la Casa editrice “Luoghi Interiori” ha già pubblicati due romanzi: “Il direttore” (2021) e “A metà tra l’umano e il divino” (2022)