Un episodio che ha quasi dell’incredibile ai danni di un pensionato tortonese che si è visto sfilare i pantaloni e rapinato. E’ accaduto nei giorni scorsi e si concluso con l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Tortona, che hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria due donne 32enne e 37enne di origini rumene, entrambe gravate da precedenti di polizia, poiché ritenute responsabili di una rapina ai danni di un tortonese di 78 anni residente in città.

La vicenda trae origine nel pomeriggio del 12 maggio scorso quando l’uomo si presenta presso una delle Stazioni Carabinieri della la Compagnia di Tortona denunciando di essere stato vittima di rapina da parte di due donne straniere. L’uomo riferiva di essere stato avvicinato dalle malviventi che gli avevano chiesto un passaggio in auto e dopo aver acconsentito, durante il tragitto, una delle due gli aveva proposto un rapporto sessuale a pagamento. Al diniego dell’uomo, una delle due lo aveva bloccato al collo dal sedile retrostante, rapinandolo del telefonino, denaro contante, della catenina e del braccialetto d’oro nonché, delle scarpe e dei pantaloni.


Nel mentre la vittima formalizzava la denuncia, un cittadino segnalava al NUE CC112, la presenza di due donne sospette aggirarsi in una strada periferica non poco distante rispetto a dove era occorso l’evento. Immediatamente i Carabinieri giungevano sul posto ed individuavano le due donne che conducevano in Caserma le quali, sulla scorta degli elementi raccolti e del riconoscimento della vittima, venivano sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e rinchiuse presso il Carcere di Vercelli.

In data 15 maggio 2023, il GIP del Tribunale di Alessandria, convalidava il fermo applicando ad entrambe la misura cautelare della custodia cautelare in carcere. La conclusione della vicenda è frutto della campagna di sensibilizzazione portata avanti da mesi dalla Compagnia di Tortona in merito ai furti e le truffe in danno delle persone anziane che, anche in questi giorni, prosegue nei Comuni collinari e che sta portando ogni cittadino a superare la paura di contattare i militari comprendendo finalmente che il “112 è un numero di famiglia” è va chiamato quando siamo in difficoltà ed abbiamo bisogno di aiuto.