Mercoledì 15 marzo a partire dalle ore 15 (diretta su RaiNews24) l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, porterà all’attenzione del premier Giorgia Meloni e del suo Governo la questione che riguarda i contributi statali ai comuni capoluogo di provincia che hanno intrapreso un percorso di risanamento finanziario.

“L’obiettivo – sottolinea l’on. Molinari – è accendere i riflettori sulle esigenze di comuni che, come Alessandria, non hanno al momento beneficiato dello stesso trattamento favorevole riservato ai comuni sede di capoluogo di città metropolitana, chiedendo in particolare di destinare un fondo di 350 milioni di euro in 10 anni ai comuni capoluoghi di provincia che hanno sottoscritto o intendono sottoscrivere l’accordo con il Governo per il risanamento finanziario di cui all’articolo 43 del decreto n. 50/2022″.Di seguito il testo completo dell’Interrogazione


Interrogazione a risposta immediata in Assemblea

Al Presidente del Consiglio dei Ministri – Per sapere – premesso che:

come noto, i Comuni si trovano coinvolti in una fase particolarmente impegnativa per l’attuazione del PNRR: gli enti locali, infatti, sono coinvolti in ciascuna delle 6 missioni individuate, anche se i flussi finanziari principali riguarderanno le missioni 2, 5 e 6;

tuttavia, la maggiore attenzione data negli ultimi tempi alle problematiche finanziarie degli enti locali – e in particolare ai Comuni – rischia di essere vanificata dagli effetti di norme, adottate negli scorsi anni, recanti significative riduzioni di risorse: la cosiddetta spending review informatica, che toglie 100milioni ai comuni e 50milioni alle province, la mancata conferma del contributo di 50 milioni per i piccoli comuni in spopolamento (assegnato per il solo 2022 con la legge n.234/2021, art. 1,co.581);

inoltre, per il 2023, diversamente dai tre anni precedenti, il comparto dei comuni dovrebbe sostenere una parte del finanziamento della perequazione, in progressivo aumento, e che invece potrebbe essere sterilizzato alimentando il fondo di solidarietà comunale con un importo di circa 36milioni di euro;

a parere degli interroganti, i recenti interventi sulle crisi finanziarie degli enti locali, fortemente sbilanciati su alcune grandi città, dovrebbero spingere ad una ulteriore e più organica riflessione sull’opportunità di una riforma della disciplina delle crisi, nonché sull’ampliamento del sostegno finanziario agli enti in maggior difficoltà;

in relazione al ripiano del disavanzo, l’art.1,co.567, l.n.234/2021 prevede un contributo statale complessivo di 2.670 milioni, per gli anni dal 2022 al 2042, a favore dei comuni sede di capoluogo di città metropolitana e, sulla base di una stima equivalente a quanto ivi previsto, potrebbero destinarsi 350 milioni di euro in 10 anni ai comuni capoluoghi di provincia che hanno sottoscritto o intendono sottoscrivere l’accordo con il Governo per il risanamento finanziario di cui all’articolo 43 del decreto n. 50/2022;

sarebbe, altresì, opportuno facilitare l’accordo in sede di Conferenza Stato-Città sul riparto del FSC 2023, assegnando le ulteriori risorse necessarie per evitare riduzioni da perequazione, secondo lo schema approvato nella Commissione tecnica per i fabbisogni standard del 27 febbraio, senza l’adesione dell’Anci e dell’UPI;

se il Governo non reputi opportuno intervenire con maggiori risorse a favore degli enti locali e, nello specifico, se non convenga sull’opportunità di destinare un congruo ammontare di risorse ai comuni capoluoghi di provincia che hanno sottoscritto o intendono sottoscrivere l’accordo con il governo per il risanamento finanziario di cui all’articolo 43 del decreto n. 50/2022 citato in premessa.