Si è svolta venerdì 3 marzo a Cervo la riunione regionale per il Ponente ligure dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, organizzata dal coordinatore regionale Filippo Guasco e dal consigliere nazionale Sergio Zampieri. Ospitata nelle sale affrescate di Palazzo Viale, l’assemblea è stata preceduta dalla vista alle sale storiche dell’edificio, che ha coinvolto anche il presidente nazionale dell’associazione, Fiorello Primi, presente all’incontro.  

Non solo un’occasione per rendere noto il calendario delle iniziative promosse da I Borghi più belli d’Italia che, con la bella stagione, coinvolgeranno i borghi, ma un momento di incontro e confronto per fare rete, evidenziando problematiche comuni a tanti borghi sul territorio nazionale così come nelle province di Imperia e Savona. La riunione ha infatti coinvolto, oltre che Cervo, gli altri comuni del ponente parte dell’associazione: Apricale, Diano Castello, Lingueglietta (Cipressa), Perinaldo, Seborga, Taggia, Triora, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Colletta di Castelbianco, Finalborgo, Laigueglia, Millesimo, Noli, Verezzi, Zuccarello.


Sul tavolo il tema dello spopolamento e della valorizzazione turistica dei borghi, ma anche la necessità di investire in infrastrutture, accessibilità e servizi per rendere i borghi sempre più “luoghi dell’anima”, sostenendone la rinascita anche con strutture e proposte abitative attrattive per giovani e nuovi nuclei familiari, che nei borghi potrebbero trovare nuove opportunità personali e professionali.

È quanto si propone di fare il progetto Cultura Open Hub – Innovazione e turismo nei borghi che, con la vittoria del Bando Borghi linea B del PNRR, coinvolge Cervo, Diano Arentino e Villa Faraldi. Il finanziamento di 2.560.000 euro porterà a una serie di interventi per la  promozione dei tre borghi puntando sullo sviluppo sostenibile in senso culturale, turistico, occupazionale e demografico. Tra gli obiettivi c’è infatti lo sviluppo di un sistema integrato di percorsi culturali, turistici, formativi e lavorativi chepermetterà un’integrazione dei servizi e dell’offerta del territorio e la costruzione di una community di utenti che potranno scegliere di vivere i borghi per cultura, natura, turismo, lavoro e formazione. 

«Quello dello spopolamento è un problema comune a molti borghi in tutta Italia – sono le parole del sindaco Lina Cha – Cervo ha circa 1100 abitanti durante l’inverno, che diventano quasi 6000 nella bella stagione. Per questo abbiamo bisogno di portare qui nuovi nuclei familiari che possano avere la possibilità di restare tutto l’ann: per farlo occorre dare impulso a un turismo diverso ma anche a nuove forme di occupazione. Non a caso anche Cultura Open Hub ci porterà a lavorare sulla destagionalizzazione, un processo che abbiamo già iniziato nel 2022 con il progetto Lento e che accomuna le politiche di molti borghi del ponente ligure».