Alessandria sarà una delle cinque città piemontesi in cui avrà sede un Centro Hpl. L’acronimo sta per “High performance learning”, ovvero imparare migliorando le proprie prestazioni e indica lo scopo dell’iniziativa: andare incontro ai bambini e alle bambine con fragilità cognitive e alle loro famiglie, schierandosi al fianco della scuola.  

Dopo la nascita nel 2021 con un anno di sperimentazione a Torino, nel 2023 è prevista la moltiplicazione della medesima esperienza sui territori delle varie province, grazie al sostegno della Regione Piemonte che ha sposato la causa degli enti promotori, la Consulta per le Persone in Difficoltà e l’Associazione Diritti Negati. 


Spiega l’Assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino (nella foto): «Questo progetto ci rende all’avanguardia nel sostegno ai minori più fragili. Sono orgogliosa che venga realizzato questo importante centro anche in questo importante capoluogo piemontese. Si tratta di un’iniziativa innovativa, sulla quale abbiamo lavorato anni. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto e il parlamentare alessandrino, Riccardo Molinari, che ha operato insieme alla sottoscritta affinché il centro potesse sorgere proprio ad Alessandria, come  punto di riferimento del Sud del Piemonte».  

Sul territorio alessandrino, infatti, così come a Torino, Biella, Novara e Savigliano sarà attivato un Centro HPL : una struttura dove bambini e bambine saranno seguiti da una psicologa e due tutor dell’apprendimento formati attraverso un corso intensivo già iniziato e che vede una trentina di educatori e insegnanti tra i partecipanti. 

Il Centro HPL è infatti una struttura dedicata a  bambine e bambini della scuola primaria, tra i 6 e i 10 anni, che appartengono a quella percentuale della popolazione con “Funzionamento intellettivo limite”. Solo nella fascia di età della scuola primaria, in provincia di Alessandria, si stimano oltre 370 studenti con un funzionamento intellettivo limite (2,5% degli alunni). Avere un “Funzionamento Intellettivo Limite” significa avere difficoltà di apprendimento non sufficienti per ottenere un insegnante di sostegno a supporto, ma comunque limitanti per il minore. «Coloro che entreranno al Centro Hpl» osserva Barbara Urdanch, pedagogista che supervisiona il progetto «troveranno una squadra di tre persone (due tutor dell’apprendimento e una psicologa) che analizza la loro situazione, ne discute e coinvolge la famiglia e la scuola, predisponendo un piano di potenziamento mirato per ciascuno di loro. L’obiettivo è lavorare sulle aree di maggiore fragilità, come la memoria di lavoro, l’attenzione e l’organizzazione, attraverso percorsi che impiegano strumenti digitali e attività ludo-didattiche per costruire o fortificare le abilità di base per gli apprendimenti specifici»

 Grazie all’intervento della Regione, il progetto mette tutto questo gratuitamente a disposizione delle famiglie che hanno figli con una diagnosi neuropsichiatrica di “funzionamento intellettivo limite”. Una volta contattati i Centri Hpl di riferimento, saranno le équipe specializzate di ogni struttura a valutare la situazione dei bambini, colloquiare con le famiglie e avviare la presa in carico degli alunni e delle alunne. 

«Lo scopo» dice Francesca Bisacco, presidente della Consulta per le Persone in Difficoltà «è aiutare le famiglie con bambini e bambine che hanno difficoltà di apprendimento ma che non rientrano nei casi certificati come disabilità. Non hanno diritto al sostegno scolastico e non esiste una normativa di riferimento che regoli la loro situazione».  

«È una svolta epocale» aggiunge Chiara Caucino «perché ci occupiamo di una “zona grigia” dove il protagonista era il disagio. Con questo progetto facciamo nascere un’importante forma di accompagnamento, diversa da quella che caratterizza i minori diagnosticati con disturbi specifici dell’apprendimento, ma non meno importante in quanto aiuterà a prevenire la dispersione scolastica, le devianze comportamentali e gli episodi di autolesionismo, oltre ad aiutare davvero questi bambini e queste famiglie».  

«Il Comune di Alessandria è felice di collaborare con Abilitando» – dichiara Giorgio Abonante, Sindaco di Alessandria – «perché attraverso i suoi professionisti avremo l’onore di ospitare uno dei cinque centri HPL riconosciuti dalla Regione. In questo modo avremo l’opportunità di affrontare i problemi di apprendimento cognitivo che troppo spesso non vengono riconosciuti, ma attraverso questo percorso si potranno formare ragazzi e ragazze e quindi dotare la città di uno strumento fondamentale. Il tema per noi è la collaborazione con le associazioni cittadine, in questo caso siamo in presenza di un’associazione molto particolare perché non soltanto aggrega interessi presenti nella nostra città, ma lo fa ad un livello professionale altissimo. Lavoreremo in questa direzione attivando anche altri strumenti, cercando per esempio di abilitare le iniziative culturali per tutte la abilità o disabilità. Collaboreremo con Abilitando e lo faremo dando fiducia fino in fondo perché riteniamo che l’accessibilità sia una delle sfide più importanti per il futuro». 

Per informazioni sul Centro HPL di Alessandria è possibile contattare la segreteria del progetto, al numero 366 3032798 oppure all’indirizzo mail: segreteria.alessandria@centrohpl.it 

Famiglie, scuole e professionisti della cura dell’infanzia che volessero scoprire il progetto possono trovare informazioni dedicate sul portale web dedicato : www.centrohpl.it