Un particolare forse sfuggito a molti, ma non a un nostro lettore che con dovizia di particolari ci ha esposto la vicenda dello strano cartello appeso vicino ad ogni ufficio nella sede di Tortona dell’ASL, in via Milazzo, che mette in guardia gli utenti.

Vi invitiamo quindi a leggere la segnalazione giunta in redazione che pubblichiamo di seguito.


Ovviamente siamo disponibili ad ospitare la replica dell’ASL di Alessandria nel caso giungesse, benché abbiamo pochi dubbi sulla medesima: generalmente l’ASL di Alessandria – in base alla nostra esperienza – replica soltanto quando si tratta di cose abnormi e solo sulle grandi strutture da lei gestite come gli ospedali e praticamente mai su fatti, come quello che segue e che riguarda gli utenti. Questo è davvero un peccato perché ci riferiamo ad un’azienda sanitaria che proprio perché opera in un settore tanto delicato secondo il nostro modesto parere – visto che siamo certi legga anche i nostri articoli inseriti nella loro rassegna stampa – dovrebbe occuparsi anche di questioni come quella segnata dal nostro lettore di cui riportiamo di seguito lo scritto.

Gent.mo Direttore,

ho avuto modo in questi giorni di recarmi presso gli Uffici Amministrativi dell’ASL-AL di via Milazzo e ho visto, affisso vicino ad ogni sportello, un foglio che avvisa l’utente della punibilità per il reato previsto dall’art. 341 bis del Codice Penale (oltraggio a Pubblico Ufficiale).

La cosa mi ha stupito non poco, non solo perché è riportato solo tale articolo del Codice Penale e non altri (vi sono tanti comportamenti che potrebbero essere punibili), ma anche perché è indicato solo e proprio l’oltraggio a Pubblico Ufficiale?

Ritengo che una persona sana di mente (perché se non lo è non è punibile), non offenda di primo acchito, subito e sic et simpliciter un funzionario pubblico che si trova dietro lo sportello per rendere un servizio richiesto, ma se l’utente che chiede un servizio giunge all’oltraggio, qualcosa sarà ben successo, tra il funzionario (Pubblico Ufficiale) e l’utente che chiede un servizio.

Quindi l’oltraggio nel caso dovesse avvenire, potrebbe essere la conseguenza di un “comportamento (parole, azioni)” del pubblico funzionario, che deve rendere il servizio, comportamento che l’utente percepisce come non adeguato alle sue aspettative.

E’ noto che è la Pubblica Amministrazione al servizio del cittadino e non il cittadino al servizio della Pubblica Amministrazione.

Quindi il cartello / avviso sembra che “suoni” come a dire: “stai attento che io, Pubblico Ufficiale, posso dire e fare quello che voglio, e Tu utente stai attento a controbattere, devi solo ascoltare, accettare e fare quello che Ti dico, perché se ti ribelli, commetti il reato di oltraggio (punibile con la pena della reclusione fino a tre anni)”. O almeno è quello che ho percepito io leggendolo e credo, come me, anche tante altre persone.

Ritengo che tale foglio/ avviso esposto, non sia un buon biglietto da visita per l’utente che si accinge a chiedere un servizio, per il quale, vista la farraginosa macchina burocratica, di solito non sa cosa deve fare per ottenere il servizio pubblico dovutogli.

Si noti bene che il funzionario, nella specie, svolge un mero servizio burocratico, non invasivo dei diritti di libertà costituzionalmente garantiti all’individuo, tanto da indurre immediatamente l’utente ad una reazione ingiuriosa (che riferendosi ad un Pubblico Ufficiale diventa oltraggio).

Concludo pertanto che gli utenti educati e corretti che si accingono a conferire con il pubblico funzionario, alla vista di tale foglio / avviso, si sentano offesi da tale avvertimento esposto, in quanto è auspicabile, che tra la Pubblica Amministrazione e l’utente vi sia sempre un rapporto sereno, cordiale e di reciproca comprensione.

Lettera Firmata