Direttore buongiorno.

A proposito di piste ciclabili, limite dei 30 kmh ecc, leggo un interessante articolo sulla citta’ di Olbia.


Prima citta’ in Italia ad applicare  con rigore cio’ che altrove e’ legge da anni, all’estero, e che in Italia , ancorche legge in alcune citta’, nessuno rispetta ne fa rispettare.

Il Sindaco che l’ha istituita, la velocita’ di 30 kmh all”interno del comune, e’ stato rieletto e questo farebbe supporre che i cittadini siano soddisfatti.

Sanzioni erogate in crescita che fanno supporre l’obiettivo della tolleranza zero.  Troppo rigore? I cittadini sembrano gradire e il trend degli incidenti causati dalla velocita’ in diminuzione mentre quelli dovuti ad altri fattori ancora no.

Direttore, l’altro ieri ho notato nella via dove abito io che sono passati in auto gli agenti della polizia municipale. Passati in auto, in tutto 30 secondi, per constatare cosa?  Il nulla se non che per la statistica sono state controllate due vie senza scendere dall’auto e parlare con le persone che le vivono e che quindi possono avere notizie legate alla sicurezza.

Una via in particolare, dalle 17.00 alle 19.00 circa serve come alternativa alla circonvallazione e quindi percorsa a velocita’ che con i 30 kmh non ha nulla da spartire.  Via stretta, macchine parcheggiate lungo il percorso ed abitata da decine di famiglie con figli.  Pero’ se il controllo viene fatto in mattinata e non nelle ore interessate a cosa serve?  A nulla.   Se c’e’ un Responsabile, come ovvio che ci sia, ritengo che il problema dovrebbe essere affrontato con piglio diverso, a mio modesto parere, perche’ nel modo suddetto e’ solo perdita di tempo e denaro sprecato.

Rigore non significa persecuzione, semplicemente fare le cose in modo organizzato e con un ritorno in termini di risultati raggiunti.  

In questo modo, passare in auto, che risultato e’ stato raggiunto?  Nessuno.

Cordialita’. 

Lettera firmata