Guglielmo IX figlio di Maria Branković, vissuta fra 1466 ed il 1495, e del marchese Bonifacio III esistito tra il 1424 ad il 1494, succedette al padre alla guida del Monferrato

Guglielmo IX ha intrapreso la politica del padre Bonifacio III, impostata su modello francese, come di consuetudine a quel tempo.


Il 31 ottobre 1508 sposa Anna d’Alençon, figlia di Margherita di Lorena Vaudémont e di Renato di Valois, duca d’Alençon, nella chiesa di San Sauveur di Blois; un matrimonio combinato da tempo, organizzato dai genitori di entrambi i nubendi.  

Guglielmo, appena insediato, con i suoi guerrieri ha inseguito l’esercito dell’invasore in appoggio agli Sforza di Milano dimostrando, in più occasioni, disponibilità ad assecondare gli accordi stipulati, molti dei quali non rispettati.

Il remoto parente Oddonemarchese di Incisa, ha intenzione di occupare il Monferrato, territorio ricco di prosperità, per cui tenta d’incoronarsi marchese, a dispetto del cugino.

Guglielmo, rammaricato per il comportamento del lontano congiunto, è costretto ad armare i suoi fedelissimi per contrastare questa bizzarra pretesa.

Marcia contro il borgo di Incisa, occupandolo nel 1514, annettendolo ai suoi territori, pertanto condanna a morte Oddone con il figlio Badone, artefici del complotto.  

L’atteggiamento di Guglielmo, dovuto per difendere il proprio dominio, non è stato gradito all’Impero il quale non ha riconosciuto l’annessione del territorio di Incisa, con l’ordine immediato di sottoporsi a giudizio.

Fortunatamente il disposto non ha avuto seguito; da qui  Guglielmo ha trascorso gli ultimi quattro anni della sua esistenza serenamente, confortato dalla sua giovane adorata sposa Anna d’Alençon, nonché dai figli: chiude gli occhi nel 1518.

Franco Montaldo